Il noleggio auto, sia a breve, che medio che lungo termine, è ormai la formula più apprezzata in Italia per guidare un veicolo nuovo. Che si tratti di aziende oppure di privati, la certezza è che non può esistere oggi casa auto che non offra tale opzione a listino.

Ma noleggiare invece che acquistare conviene? Ancora una volta gli italiani pensano di sì e a dimostrarlo sono, anche quest'anno, le statistiche annuali 2023 rilasciate dall'Unrae (Unione nazionale rappresentati autoveicoli esteri) all'interno dell'osservatorio annuale per il noleggio auto.

Secondo l'associazione, l'anno scorso sono stati stipulati in Italia 710.552 contratti, un valore in aumento del 15% rispetto al 2022 (+ 92.776 contratti). Ecco i dettagli.

Chi più, chi meno

Per capire bene i numeri che a breve elencheremo, la prima domanda a cui bisogna rispondere è perché il noleggio piace ormai così tanto agli italiani, sia che si tratti di aziende sia che si tratti di privati.

La risposta è piuttosto semplice e si trova in un ragionamento di carattere pratico: portarsi a casa un'auto in questo modo svincola l'utilizzatore finale dalle diverse problematiche che si possono incontrare nel ciclo di vita utile di un'auto, nonché dall'acquisto di tutte quelle polizze accessorie all'RC Auto, e permette, anche in vista dell'elettrico, di abbattere il muro dell'incertezza futura riguardo i carburanti.

Per chi se lo può permettere, dunque, noleggiare invece che acquistare (anche se ormai bisognerebbe parlare di "finanziare") può rappresentare una via più serena per dotarsi di una nuova auto.

Auto Elettriche, speciale noleggio lungo termine

Una Jaguar I-Pace a noleggio

In base ai dati raccolti dall'Unrae nel corso dell'anno appena concluso, l'87,5% dei nuovi contratti, cioè 621.626, sono stati stipulati da società (+18% rispetto al 2022) e il restante 12,5%, cioè 88.926 contratti, da utilizzatori privati (-2,4% sul 2022).

A guidare il primo gruppo sono state le aziende non automotive, cioè quelle che noleggiano auto da concedere per esempio come benefit annuale ai dipendenti, con il 75% dei contratti e una crescita del 27% rispetto al 2022.

Al secondo posto, invece, si sono "piazzate" le aziende di noleggio a breve termine (per esempio i car sharing cittadini), rispettivamente con una quota del 5,8% sul totale, un valore in aumento del 16,2% rispetto all'anno precedente.

Più in basso nella classifica, infine, si sono posizionati i noleggi dei concessionari e delle case stesse per uso interno, ora a quota 4,1% sul totale e in crescita del 19,7% rispetto al 2022.

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Contratti più brevi

Il primo dato interessante che si può notare leggendo le statistiche raccolte dall'Unrae è quello inerente la durata media dei contratti, un valore salito per gli utilizzatori aziendali nel corso del 2023, dai 22 mesi dell'anno precedente ai 23 mesi, ma sceso per gli utilizzatori privati, dai 27 mesi dell'anno precedente agli attuali 25 mesi.

La variazione è stata minima in entrambi i casi, ma si tratta di un dato molto importante che, nel caso delle aziende, mette in luce l'evidente voglia dei fleet manager responsabili dei parchi circolanti delle società di avere una flotta auto sempre aggiornata e rispettosa delle ultime normative anti-inquinamento, per usufruire di bonus fiscali annuali e agevolare i propri dipendenti negli spostamenti quotidiani non soltanto lavorativi.

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SUV al primo posto

Come abbiamo ricordato anche l'anno scorso, nel caso delle aziende le decisioni sulle tipologie di auto da noleggiare e dove e come distribuirle sono state prese dai fleet manager, figure sempre più fondamentali all'interno delle imprese stesse e di cui parliamo spesso su Omnifurgone.it nell'ambito delle decisioni del parco circolante commerciale delle società di trasporto.

I manager, nel corso dell'anno appena concluso, hanno scelto per i propri "colleghi" principalmente auto con carrozzeria SUV del segmento C (25%) o SUV del segmento B (16,6%), seguite dalle classiche berline e dalle sempre apprezzate station wagon (rispettivamente per il 17% e 17,4%).

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Dove si noleggia di più e cosa

Al primo posto fra le regioni per numero di contratti di noleggio a lungo termine si è posizionata la Lombardia, che da sola ha totalizzato il 33,7% degli ordini firmati nel corso dell'anno. A seguire il Lazio, al 13,9% del totale, il Piemonte, a quota 9,5%, e l’Emilia-Romagna (8,4%).

Sempre della regione meneghina è stata anche la quota più alta di contratti firmati da aziende non del comparto automotive (87,1%), mentre il Trentino Alto Adige è stata la regione dove hanno prevalso maggiormente i contratti delle aziende di noleggio a breve termine, con il 60,9% del totale (posizionate poi nelle grandi città della Penisola).

La maggior parte dei contratti degli utilizzatori privati, invece, è stata firmata al Sud, in particolare in Molise, che da solo ha ottenuto il 32,2% del totale, e in Calabria, a quota 31,5%.

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Concludendo con le alimentazioni, infine, il diesel è rimasto anche per il 2023 al primo posto in quasi tutti i canali. Nelle aziende non del comparto automotive, in particolare, ha raggiunto una quota del 56,4% sul totale e fra gli utilizzatori privati del 33,5%.

Il motore a benzina - come si può facilmente immaginare guardando le flotte dei car sharing cittadini - è stato invece il preferito nel noleggio a breve termine (41,2% del totale). Le elettriche, infine, nel corso del 2023 hanno perso quota in tutti i settori.