Non ci sono più le vecchie e care monovolume. Il mercato oggi chiede crossover. Ma chi l’ha detto che un "crossover" è per forza l’incrocio tra una SUV e una berlina?
La Dacia Jogger mostra a tutti cosa succede quando uno sport utility incontra una multispazio, il tutto con un prezzo che farà gola a tanti. L'abbiamo provata con la motorizzazione GPL e la scopriamo in questo #PerchéComprarla.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Abitabilità e spazio | Dotazione di sicurezza non ampliabile |
Intuitività di guida | No bocchette d’aerazione dietro |
Versatilità | |
Costo d’acquisto |
La Dacia Jogger è una di quelle auto che, magari, non fa battere il cuore al primo sguardo. Il suo obiettivo non è emozionare, quanto piuttosto conquistare chi cerca la vera razionalità, intesa come la massima resa con la giusta spesa. E, da questo punto di vista, la Jogger fa centro. Pochi fronzoli, tanta sostanza, il crossover Dacia è capace di rispondere a tutte le necessità di una famiglia moderna. E va anche oltre.

C'è da accettare qualche compromesso, gli abbaglianti con tecnologia alogena. Ancora, i comandi dell’audio sul satellite non sono sempre comodi. Se poi la si prende a sette posti, si sente ancora di più la mancanza delle bocchette d'aerazione dedicate alla seconda e alla terza fila di sedili. Infine, la dotazione di assistenza alla guida non si può ampliare neanche a pagamento.
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Con 4,55 metri di lunghezza, la Dacia Jogger "fa sul serio": le dimensioni generose, specie quella del passo, consentono di sfruttare al meglio ogni centimetro cubo di spazio interno. L'altezza da terra di 20 cm rassicura quando magari si vuole affrontare una strada bianca, tenendo sempre conto che la trazione integrale comunque non è disponibile.

In configurazione 7 posti, il bagagliaio ha una capacità di 160 litri. Nella versione da noi provata, a cinque posti, invece parte da un valore di 708 litri, un risultato eccezionale che si sfrutta appieno grazie alla soglia d'accesso bassa e alla cubatura regolare.


L'apertura delle portiere posteriori è davvero ampia: si sale facilmente a bordo. La sensazione di ariosità è accentuata poi dall'ampia vettura e dal fatto che la seduta sia rialzata di 5,5 cm rispetto ai sedili anteriori: si vede meglio, ma non si rinuncia allo spazio per le ginocchia o la testa. Si viaggia comodi anche in tre e sono pratici i tavolini reclinabili e estendibili.


Il divano, una volta abbattuto, crea uno scalino molto pronunciato. Il valore massimo sale così a 2.094 litri.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,55 metri |
Larghezza | 1,78 metri |
Altezza | 1,67 metri |
Passo | 2,90 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 160 / 708 / 2.094 litri |
Plancia e comandi
Così come sulle altre Dacia di ultima generazione, l'abitacolo della Jogger fonde essenzialità all'ergonomia. La disposizione classica dei comandi prevede schermo in alto, al centro le bocchette d’aria e, subito sotto, i comandi del climatizzatore, che quando è automatico ha dei display all’interno dei rotori. Le prese di ricarica USB sono anche retroilluminate, comoda quella vicina al grande vano inferiore dove c’è anche una 12V.

Il bracciolo vicino al portabicchieri non è regolabile ma sotto ha un vano piuttosto capiente. Mancano le luci di cortesia nelle alette parasole. Di plastiche morbide non c’è traccia ma basta la fascia in tessuto centrale, anche sulle portiere, ad evitare la sensazione di economico. Gli assemblaggi sono molto solidi.
Sulla versione in prova c’è lo schermo da 8 pollici che ospita un software estremamente semplice nelle funzioni. La cosa buona è che la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto è wireless, perciò tutte le altre funzionalità più avanzate si possono trovare lì.


Se il telefono non dovesse supportare il mirroring senza cavo, nessun problema: c’è un supporto rotabile posizionato vicino ad una presa USB dedicata. La strumentazione del cruscotto è analogica, con un computer di bordo tanto essenziale quanto completo e di facile lettura.
Come va e quanto consuma
Sin dai primi metri si percepisce quanto la Jogger sia “accogliente”: accesso comodo, seduta rialzata e una posizione di guida facile da trovare. In più, c’è una bella visibilità tutt’intorno grazie ai vetri ampi: entra tanta luce. I montanti anteriori però si allargano parecchio alla base.
L’auto in prova è dotata sia di sensori sia di retrocamera (non sempre di serie), dunque nessun problema per gestire delle dimensioni che proprio cittadine non sono, specie nella lunghezza del passo che si avverte nelle svolte strette. La risoluzione della retrocamera non è granché, ma è comunque preziosa.

Molto bene la taratura dell'assetto con cerchi da 16" e pneumatici con la spalla generosa: è morbido, assorbe bene ma non eccessivamente “molle” dunque quando si alza il ritmo la compostezza non è penalizzata. Merito della piattaforma CMF-B - per intenderci la stessa della Renault Clio - che sa dare una bella piacevolezza di guida, anche più di quanto magari ci si potrebbe aspettare.
Bene anche lo sterzo leggero: non è diretto ma ha taratura e carico volante giusti per padroneggiare la massa e l’assetto in modo naturale e impostare delle traiettorie precise. E, dunque, la Jogger è persino agile.

La versione guidata è quella spinta dal 1.0 benzina e GPL. Ha 100 CV e 170 Nm di coppia, un bel brio ma, allo stesso tempo, non è rumoroso ed è particolarmente elastico, tiene facilmente anche le marce lunghe. Convincente anche il cambio manuale a sei rapporti: non si impunta, è fluido negli innesti e poi ha pure una leva corta che si manovra bene. In autostrada, a livello di fruscii aerodinamici, l’isolamento non è niente male.
Parlando di sicurezza, l’EuroNCAP ha assegnato alla Jogger 1 stella nonostante una buona percentuale di protezione adulti (70%) e bambini (69%), ma con la protezione pedoni al 41%. Quella che le fa perdere le due stelle ottenute da Sandero è invece la voce sistemi di sicurezza che arriva al 39% per la mancanza del sistema di allerta per l'allacciamento delle cinture sulla terza fila di sedili.


Il cruise control, che non è di tipo adattivo, si attiva facilmente grazie ai tasti belli grandi sulla razza sinistra del volante. C’è la frenata automatica d’emergenza e anche il blind spot che si attiva a partire dai 30 km/h. Non ci sono altri dispositivi di ausilio alla guida.
Venendo ai consumi, a benzina, in città, si fanno circa 14 km/l. In extraurbano si arriva a 20 km/l e in autostrada di nuovo a circa 14 km/l, per una media superiore a 15,5 km/l, cioè 6,4 litri per 100 km. A GPL, in città si fanno poco più di 10 km/l, in extraurbano poco più di 14 km/l, in autostrada 10 km/l. Dunque la media è di poco superiore a 11 km/l, cioè 8,9 l/100 km.
Versione provata | |
Motore | 1.0 benzina e GPL a tre cilindri |
Potenza | 100 CV |
Coppia | 170 Nm |
Cambio | Manuale a 6 rapporti |
Trazione | Anteriore |
Prezzi e concorrenti
Servono 15.650 per l’allestimento Essential in versione 5 posti. Si sale a circa 17.500 per la Comfort e con altri 800 si passa alla Extreme che sembra ancora più SUV. La più completa Extreme Up costa 18.800 euro. Con 300 euro in più si passa al motore a benzina da 110 CV. La versione a sette posti parte da 18.350 € direttamente in allestimento Comfort. Nel corso del 2022 arriva anche una versione full-hybrid.

Premessa: è praticamente impossibile trovare un’altra auto altrettanto spaziosa, con questi contenuti ad un prezzo così. Sicuramente si può prendere in considerazione la Dacia Duster, vero e proprio SUV disponibile anche col 4x4 e con motore diesel. Chi cerca i sette posti può invece puntare alla Peugeot 5008, mentre chi vuole su tutto la versatilità una multispazio come, per esempio, la Renault Kangoo.