Il Gruppo Volkswagen ha puntato più di altri sull’alimentazione a metano, in particolare fra le auto compatte, tanto è vero che ogni modello – dalla Volkswagen Golf alla Skoda Scala, passando per Audi A3 e Skoda Octavia – ha una versione a gas naturale.
Fra le auto a metano va annoverata anche la nuova generazione della Seat Leon TGI, che avrebbe dovuto esordire al Salone di Ginevra – la rassegna è stata annullata e si svolgerà sotto forma digitale – per arrivare sul mercato verso la metà del 2020, con 3 bombole di gas per un totale di 17,3 kg: considerando il prezzo odierno dal gas, un pieno costa poco più di 17 euro. Scegliendo l’alimentazione a gas, si percorrono fino a 440 km.
Costa meno anche fiscalmente
La Leon TGI, disponibile con carrozzeria berlina e wagon, adotta il motore 1.5 TSI da 130 CV e ha un serbatoio per la benzina di capacità ridotta, che le consente di ottenere l’omologazione come monovalente e aver diritto a una importante agevolazione fiscale: il serbatoio delle benzina è inferiore a 15 litri e di conseguenza la “verde” è considerata un carburante di riserva, perciò la compatta spagnola ha diritto al bollo scontato del 75%.

Auto a metano, cosa offre il mercato
L'imbarazzo della scelta
Il motore a metano è uno dei tanti ordinabili per la nuova Seat Leon, che sarà disponibile anche con i benzina 1.0 3 cilindri da 90 o 110 CV, 1.5 4 cilindri da 130 o 150 CV con sistema di disattivazione dei cilindri e 2.0 da 190 CV. Fra i diesel c'è il nuovo 2.0 TDI, con potenze di 115 o 150 CV. Per la Leon sono una novità assoluta i motori dotati del sistema ibrido leggero, ovvero il 1.0 TSI da 110 CV e il 1.5 da 150 CV, oltre al plug in da complessivi 204 CV: è composto dal 1.4 TSI e un motore elettrico.
