A distanza di sette anni dal lancio della precedente generazione, la BMW Serie 4 viene rinnovata completamente. Il design esterno, che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi, segna una netta cesura col passato per introdurre così un nuovo corso stilistico ma serve anche a differenziare il più possibile la nuova coupé dalla sua versione a quattro porte, la Serie 3.
Un'importante novità che invece non si vede riguarda l'offerta di motorizzazioni elettrificate. Già dal lancio, la gamma, destinata ad accogliere più avanti altri propulsori, prevede diverse configurazioni mild-hybrid basate su un sistema a 48 V. L'arrivo nelle concessionarie è fissato per ottobre 2020 per un prezzo non ancora comunicato ma che, se allineato a quello della generazione precedente, dovrebbe partire da circa 44.000 euro.
Crescono le dimensioni, cresce il doppio rene
Rispetto al modello precedente, la nuova BMW Serie 4 cresce un po' in tutte le direzioni. Ora misura ben 4,77 m di lunghezza (+13 cm rispetto al passato), 1,85 m di larghezza (+3 cm) e il passo si attesta a 2,85 m. L'altezza, invece, resta pressoché invariata con un totale di 1,38 m, cioè quasi 6 cm in meno della Serie 3 da cui deriva.
Inutile girarci intorno, però, ad un primo sguardo tutti gli occhi si posano sulla nuova calandra, l'elemento di design più impattante che caratterizza questo nuovo modello e lo rende diverso da qualsiasi altro della gamma attuale di BMW.
Fotogallery: BMW Serie 4 2020
Il nuovo doppio rene a sviluppo verticale, in realtà, trae ispirazione da diverse auto del passato (qui vi mostriamo quali) ed è stato adottato sulla Serie 4 2020 perché, secondo i designer, è in grado di comunicare già ad un primo impatto tutto il carattere sportivo del modello.

Questo perché, tendenzialmente, a calandre di dimensioni generose sono associati motori prestazionali che necessitano di grandi flussi d'aria per essere raffreddati. Resta sicuramente il fatto che, con una griglia anteriore così che arriva quasi al bordo inferiore del paraurti, il porta targa posizionato al centro probabilmente va a rovinare un po' l'insieme generale.
La vista laterale mostra un andamento levigato delle superfici. Immancabile il lungo cofano anteriore, che trasmette dinamismo e che sembra far arretrare sull'asse posteriore l'abitacolo. Rispetto al passato la fiancata è meno solcata da linee e giochi di chiaroscuro, ma si nota distintamente un gioco di volumi all'altezza della spalla che è come parallela al terreno.


Non è invece più parallela al terreno la linea di cintura, con una finestratura che difatti, all'altezza della seconda luce, tende verso l'alto, chiudendo con quella è che l'ultima reinterpretazione del gomito di Hofemeister già visto sui modelli coupé più recenti come la Serie 8, dalla quale prendono spunto anche le strutture interne dei gruppi ottici posteriori.
Se fuori la nuova Serie 4 è a dir poco dirompente, non si può dire lo stesso nell'impostazione degli interni che ricalca quella della Serie 3. Sulla coupé i posti dietro sono solo due, ma per il resto si ritrova il cockpit orientato verso il guidatore, gli schermi digitali per cruscotto da 12,3” ed 8,8” infotainment e un'ampia scelta per i rivestimenti, tra pellami e rifiniture.

Sedili e volante sportivo, però, sono sempre di serie, mentre posteriormente c'è la possibilità di abbattere il divano in configurazione 40:20:40 per aumentare la capacità del vano di carico, che di base ha un valore di 440 litri.


Tutti i diesel sono mild-hybrid
Veniamo alla gamma propulsori. Parlando di diesel, al lancio sono disponibili la 420d e la 420d XDrive, con un 2.0 quattro cilindri da 190 CV e cambio automatico Steptronic a 8 rapporti di serie. Nel 2021 arriveranno anche la 430d xDrive e la M440d xDrive con il sei cilindri 3.0 da, rispettivamente, 286 e 340 CV, entrambe con cambio automatico. Tutti i motori diesel sono abbinati ad un modulo elettrico da 48 V, che oltre a garantire l'omologazione ibrida fornisce un supporto di 11 CV.
Fronte benzina, la line-up si apre con la 420i e la 430i, che montano un quattro cilindri 2.0 da 184 e 258 CV, anche in questo caso con cambio Steptronic di serie. In attesa della M4, al vertice della gamma per potenza si posiziona la M440i xDrive con il 3.0 sei cilindri in linea da 374 CV e 500 Nm di coppia e, anche in questo caso, modulo a 48 Volt. La più “pepata” tra le coupé di Monaco di Baviera scatta nello 0-100 km/h in appena 4,5” e tocca una velocità limitata elettronicamente di 250 km/h.

Oltre ai propulsori, la nuova Serie 4 è stata affinata ulteriormente rispetto alla Serie 3 per garantire una dinamica di guida di livello superiore. Le sospensioni sono state irrigidite ma anche il baricentro è più basso di 21 mm rispetto alla berlina, così come la carreggiata posteriore è stata allargata di 23 mm. La distribuzione dei pesi è ripartita in maniera ottimale (50:50) tra gli assi e poi su richiesta si possono avere tante altre integrazioni come le sospensioni adattive a controllo elettronico o il differenziale posteriore sportivo M. Se volete già farvi un'idea di come va, cliccate qui: l'abbiamo già provata!
Motore | Caratteristiche | Potenza |
420d | 2.0 quattro cilindri mild-hybrid | 190 CV |
420d xDrive | 2.0 quattro cilindri mild-hybrid | 190 CV |
430d xDrive | 3.0 sei cilindri mild-hybrid | 286 CV |
M440d xDrive | 3.0 sei cilindri mild-hybrid | 340 CV |
420i | 2.0 quattro cilindri | 184 CV |
430i | 2.0 quattro cilindri | 258 CV |
M440i xDrive | 3.0 quattro cilindri mild-hybrid | 374 CV |
Tecnologia al top
Visto l'animo da gran turismo della Serie 4 e la sua attitudine anche ai viaggi più lunghi e alla guida di tutti i giorni, le dotazioni tecnologiche sono ai vertici della categoria. Di serie ci sono i fari full LED e il climatizzatore a tre zone, ma anche dispositivi di ausilio alla guida come l'avviso di abbandono di corsia con feedback sullo sterzo, la frenata automatica d'emergenza e il riconoscimento dei limiti stradali.


A richiesta, poi, la dotazione si può arricchire con tutti gli altri sistemi e dispositivi ADAS di livello 2, come per esempio una nuova funzione di navigazione attiva che fa da assistente allo sterzo in base ai dati che arrivano dall'itinerario impostato sul navigatore, o ancora l'head-up display con una superficie più grande del 70% rispetto a prima.
Tra i servizi di connettività, si segnala l'arrivo della compatibilità con Android Auto che si affianca a quella Apple CarPlay e, ancora, un modulo di connessione Wi-Fi, l'assistente personale che si attiva con i comandi vocali, le informazioni sul traffico in tempo reale e la possibilità di aggiornare il software di bordo in modalità over-the-air, direttamente tramite la rete internet integrata.