Al giorno d’oggi - a poche ore dalla creazione ufficiale di Stellantis -  parlare di alleanze tra le diverse Case automobilistiche sembra essere una normalità. Da 20-30 anni a questa parte, infatti, i diversi costruttori di auto cercano di unire le forze per far fronte ad un obiettivo comune: l’economia di scala, per aumentare i volumi e ridurre i costi di progettazione e produzione. Non a caso ogni anno vengono stipulate partnership o acquisizioni che, grazie alla condivisione di piattaforme, garantiscono la realizzazione di nuove vetture.

A dire il vero, però, le alleanze in campo automobilistico nascono molto prima quando diversi costruttori iniziarono a mettere insieme le idee, le conoscenze e le strutture per costruire intere famiglie di motori utilizzabili sui differenti modelli presenti a listino. In questo articolo abbiamo scelto le principali joint venture che hanno dato vita a propulsori utilizzati su modelli di brand diversi.

Il V6 PRV

Uno dei primi esempi di alleanza che ha portato alla realizzazione di una famiglia di motori è il V6 PRV, la cui sigla è composta dalle iniziali delle aziende coinvolte nella collaborazione: Peugeot, Renault e Volvo. Costruito dal 1974 al 1998 e derivato da un primo progetto di motore a 8 cilindri a V, il V6 PRV in lega d’alluminio veniva proposto in quattro diverse cilindrate che condividevano un’architettura con angolo a 90°: 2.5 litri turbo, 2.7 litri, 2.8 litri turbo e aspirato e 3.0 litri turbo e biturbo, anche con distribuzione bialbero.

DeLorean DMC-12

La versione più famosa di questo propulsore è sicuramente quella equipaggiata sulla mitica DeLorean DMC-12 del film “Ritorno al futuro”. Si trattava del 2.850 cc monoalbero con rapporto di compressione 8,8:1, in grado di erogare una potenza massima di 130 CV a 5.500 giri/min e una coppia massima di 208 Nm. Nel 1998 terminò la produzione del V6 PRV, sostituito dal motore ES, un V6 realizzato da Peugeot in collaborazione con la sola Renault.

Il 4 cilindri Tritec

Il motore Tritec è stato prodotto a Curitiba in Brasile dal 1999 al 2006 dalla joint venture siglata da Chrysler e Rover che in quel periodo faceva parte del gruppo BMW. Si tratta di un 4 cilindri in linea monoalbero con 4 valvole per cilindro declinato in due cilindrate: 1.397 cc e 1.598. La prima, equipaggiata sulle Mini One destinate ai mercati portoghese e greco, poteva contare su una potenza massima di 75 CV e su una coppia di 122 Nm.

Motori costruiti da alleanze

Il secondo - che è la versione a corsa allungata del 1.4 litri - veniva proposto nella versione da 90 CV sulla Mini One per i restanti mercati europei e nella variante da 116 CV sulla Mini Cooper, la Chrysler PT Cruiser e la Lifan 520. La versione da 1.6 litri, denominata SC, è stata dotata di un compressore volumetrico che ha portato la potenza inizialmente a 163 CV e successivamente a 170 CV. Quest’ultima è la versione montata sulla Mini Cooper S dal 2002 al 2006.

I motori DV o DLD

Nel 1998 il Gruppo Psa e Ford hanno stretto un accordo per la realizzazione di propulsori turbo diesel common rail dalla cilindrata contenuta. La produzione è iniziata nel 2001 negli stabilimenti di Ford a Dagenham e di PSA a Tremery, e ha portato allo sviluppo di una famiglia di motori denominati DV dalla Casa francese e DLD dalla Casa americana. Andando più nel dettaglio ne fanno parte:

  • Dal 2001 al 2015 il DV4, anche chiamato DLD-414: un turbo diesel 4 cilindri da 1.4 litri montato sulla Citroen C3, Peugeot 206, Ford Fusion e Ford Fiesta.
  • Dal 2003 il DV6, anche chiamato DLD-416: un 1.6 ad iniezione diretta common rail derivato dal DV4, offerto fino al 2018 in alcuni modelli del Gruppo PSA come Opel Grandland X e Crossland X.
  • Dal 2017 il DV5 che deriva da una profonda riprogettazione del DLD-415 con dimensioni diverse per quanto riguarda alesaggio e corsa e l’utilizzo di una nuova distribuzione bialbero. Il DV5, anche chiamato 1.5 BlueHDi viene utilizzato ancora oggi su tantissimi modelli del Gruppo PSA tra cui Peugeot 308, 508, 2008, 3008 ma anche Citroen C5 Aircross, C4 e Opel Grandland X.
Motori costruiti da alleanze

Dalla collaborazione tra le due aziende sono nati anche due V6 diesel, da 2.7 e 3.0 litri e due 4 cilindri in linea da 2.0 e 2.2 litri.

Il motore EP

Subito dopo la fine dell’alleanza con Chrysler, acquistata dal Gruppo Daimler, per i motori Tritec BMW ha avviato una nuova partnership con il Gruppo francese PSA, che ha portato alla realizzazione di una famiglia di motori caratterizzati dalla sigla EP. Il primo, l’EP3, è stato introdotto nel 2006 sulla Peugeot 207. Si tratta di un 4 cilindri 1.4 16 valvole dotato di distribuzione a fasatura variabile e di sistema di alzata variabile Valvetronic. La potenza è di 95 CV mentre la coppia è di 136 Nm.

Successivamente è stato prodotto l’EP6 con cilindrata 1.6, ottenuta grazie all’allungamento della corsa del pistone. La potenza massima è di 120 CV mentre la coppia è di 160 Nm. Questo motore, utilizzato su buona parte dei modelli MINI tra il 2006 e il 2016 e su diverse vetture del Gruppo francese, è alla base del 1.6 sovralimentato con turbocompressore TwinScroll e declinato in numerose potenze fino ai 270 CV della Peugeot RCZ-R

Motori costruiti da alleanze

Fotogallery: Motori auto costruiti da Alleanze tra Gruppi