Il 18 maggio è un giorno storico per Lamborghini: oggi infatti viene annunciato un piano industriale senza precedenti per la Casa, sia a livello di investimenti sia sotto il punto di vista di modelli in arrivo. Modelli destinati a incrociare la strada dell'elettrificazione, per poi accogliere tra qualche anno la prima Lamborghini elettrica della storia.
Una rivoluzione copernicana chiamata "Direzione Cor Tauri", la stella più luminosa della costellazione del toro. A sottolineare una fedeltà assoluta col DNA di Sant'Agata, da evolvere e rendere il più splendente che mai, passando attraverso 3 punti principali.
Al livello successivo
Un piano come mai prima ce ne sono stati in Lamborghini, che potrà contare su 1,5 miliardi di euro di investimenti in 4 anni.
Uno sforzo senza precedenti nella storia dell’azienda. Si tratta di un chiaro impegno volto non solo ad assicurare che Lamborghini viva una seconda fase di crescita, ma anche a garantirle un futuro sostenibile

Racconta così quello che sarà il futuro colui che di Lamborghini è nuovamente CEO, Stephan Winkelmann, tornato nella Motor Valley dopo l'esperienza alla guida di Bugatti. Un ritorno che trova Sant'Agata in piena salute, con ricavi cresciuti di 7 volte negli ultimi 15 anni e forte di un modello come la Urus, diventata in poco tempo la vera bestseller del Toro.
Cosa arriverà quindi nei prossimi anni? Di nomi e specifiche tecniche non si è parlato, ma di carne al fuoco ne è stata messa parecchia.
Celebrazioni e futuro
Il primo step viene chiamato "Celebrazione del motore a combustione interna" e riguarderà il biennio 2021-2022. Già qualche tempo fa da Lamborghini avevano fatto sapere che nei prossimi mesi sarebbero arrivati 2 nuovi modelli mossi dal glorioso V12 aspirato, oggi sappiamo che quelle in arrivo saranno
versioni che rendono tributo alla storia gloriosa del marchio e ai suoi prodotti iconici passati e presenti, ma sempre sotto la spinta dello spirito visionario che contraddistingue Lamborghini
Si parla quindi di versioni e non modelli completamente nuovi. Si tratterà quindi probabilmente di ulteriori evoluzioni della Aventador, col suo V12 portato ancora più "in alto" per quanto riguarda le prestazioni.

L'aiuto dell'elettrico
Se in quel di Sant'Agata il passaggio verso l'elettrificazione è già stato compiuto e ha le forme della Sian, rimane per ora un qualcosa per i 63 clienti che hanno potuto portarsi a casa l'esclusiva sportiva del Toro. Un modello lanciato come dichiarazione di intenti e manifesto tecnologico di ciò che vedremo a partire dal 2023, quando Lamborghini lancerà il suo primo modello ibrido di serie.
Da quel momento la storia di Lamborghini cambierà come mai prima: entro fine 2024 infatti tutta la gamma sarà elettrificata. Aventador, Huracán e Urus avranno powertrain ibridi, probabilmente basati sulla tecnologia a super condensatori della Sian. Tecnologia che aumenterà le prestazioni riducendo i consumi, ma rischierà di aumentare il peso delle vetture.
Per questo motivo, come sottolineato dalla Casa, "l’applicazione dei materiali leggeri in fibra di carbonio risulterà cruciale per il contenimento del peso dovuto all’elettrificazione".

La prima di una nuova era
E si arriva alla seconda metà del decennio, quando vedrà la luce la prima Lamborghini elettrica della storia, quella che cambierà definitivamente le carte in tavola per lo sbarco definitivo su Cor Tauri. Un luminoso futuro senza cilindri e pistoni.
Naturalmente è ancora troppo presto anche solo per immaginare come sarà la Lambo a elettroni, sia in termini di stile sia per quanto riguarda le prestazioni che - sempre seguendo le indicazioni della Casa - la posizioneranno all'apice del segmento. Ma quale segmento?
Potrebbe trattarsi di una berlina ispirata alla Estoque, la concept presentata nel 2008 e rimasta poi tale. La stessa Lamborghini ha parlato di un'auto più utilizzabile nel quotidiano, lontana quindi da forme e prestazioni delle varie Aventador e Huracán.


Niente versione di serie dell'affascinante Terzo Millennio dunque, l'hypercar elettrica con 4 motori presentata nel 2017 come manifesto tecnologico e stilistico per il futuro. Ma se il futuro di Lambo appartiene all'elettrico non si può certo escludere a priori l'arrivo, chissà quando, di una hypercar a batterie.
Non è solo questione di auto
La corsa verso le emissioni zero non riguarderà unicamente i modelli sfornati da Sant'Agata, ma l'intera azienda. Produrre auto che non emettono CO2 sarà infatti solo uno dei passi che Lamborghini compirà per una "carbon neutrality" che ogni aspetto a partire dalla sede, certificata CO2 neutrale già nel 2015.
Il silenzio firmato Motor Valley
C'è quindi un grande fermento elettrico nella Motor Valley, dove ogni mattina ci si alza col canto di gloriosi motori che hanno scritto le più belle pagine della storia dell'auto, e dove in futuro sarà un (velocissimo) silenzio a percorrere le strade che incorniciano la terra dei motori.
Una rivoluzione elettrica che fa andare a braccetto Lamborghini con Ferrari e Maserati, anche loro prossime protagoniste di una transizione a emissioni zero. Una sfida nella sfida, perché non si parla di semplici auto, ma dei brand sportivi più amati e celebrati al mondo.

Di Maserati sappiamo già che i primi passi saranno mossi con GranCabrio e GranTurismo, a battesimo nel 2022, e seguite dalla versione priva del motore Nettuno della MC20. Anche Grecale (il SUV medio su base Alfa Romeo Stelvio in arrivo entro fine anno), Quattroporte e Levante si muoveranno silenziose mosse da unità elettriche, con arrivi spalmati tra il 2022 e il 2023.
Un arrivo che in Ferrari è cerchiato in rosso nel 2025, quando da Maranello uscirà la prima auto con Cavallino Rampante e nessun motore endotermico.
Rivoluzioni, altro termine non c'è per descrivere quello che succederà nei prossimi anni nel mondo dell'auto, Motor Valley compresa. A far impallidire le infinite discussioni su passaggio da motori aspirati a sovralimentazioni, SUV più o meno grandi inseriti a listino o altro.