Chissà quanto si starà fregando le mani Elon Musk e quanto sia ansioso di far entrare a regime le vendite della Tesla Model Y in Europa. Si perché se una berlina come la Tesla Model 3 è in grado di prendersi il secondo posto delle auto più vendute in Europa a giugno, un modello con forme da SUV medio potrebbe davvero sbaragliare la concorrenza e spodestare la Volkswagen Golf, ancora prima ma distante appena 1.550 unità dalla Model 3: 27.247 contro 25.697.
Con una grande differenza: la compatta tedesca lascia per strada il 27% delle vendite rispetto al 2019 (cresce invece del 12% rispetto allo scorso anno, ma i paragoni col 2020 sono falsati dalla pandemia), mentre l'elettrica statunitense sale del 129% paragonando le vendite al 2019, mentre il confronto col 2020 la vede balzare del 262%.
L'appetito per le auto elettriche degli europei quindi non sembra fermarsi e se di certo i vari incentivi nazionali rendono il piatto più gustoso, i nuvoloni che stanno coprendo il futuro delle auto endotermiche non aiutano certo i consumatori a "investire" su modelli benzina o diesel. Ma come sta andando il mercato delle auto "alla spina" in Europa?
Crescita costante
Va che ormai quasi un'auto nuova su cinque ha la presa di ricarica, o in solitaria o accompagnata dal classico bocchettone per il carburante. Una crescita senza sosta che dal 3% delle immatricolazioni del 2019 è passato al 18% di giugno 2021, mangiando quote a benzina (dal 64 al 61%) e soprattutto al diesel, crollato del 10% in 2 anni e ora ritto al 21% del mercato.
Con ancora 6 mesi davanti il 2021 potrebbe quindi vedere uno storico sorpasso delle auto elettriche e ibride plug-in ai danni del diesel, con la benzina ancora troppo lontana ma nel mirimo della mobilità elettrificata alla spina. Una rincorsa che si vede anche all'interno di un singolo modello come la Fiat 500.
La piccola di Stellantis infatti macina vendite e cresce sempre più in Europa (+30% sul 2019, +64% sul 2020) con 22.179 immatricolazioni, di cui 4.983 in versione 100% elettrica. Numeri ancora modesti ma che ne fanno la 5a auto elettrica più venduta in Europa e soprattutto che rappresentano poco meno di 1/5 del totale del venduto.
Quanto durerà la "regina"
Crescita costante che mette in pericolo la leadership della Volkswagen Golf, prima a giugno ma superata nel primo quadrimestre del 2021 dalla Peugeot 208 che, guarda caso, ha una variante elettrica. Elettrico che manca alla compatta tedesca, ferma allo step precedente del plug-in che a giugno ha pesato per 3.041 unità sulle 27.247 totali.
Un appeal che quindi viene a mancare in favore del nuovo che avanza in quel di Wolfsburg: Volkswagen ID.3 ed ID.4, compatta e SUV elettrici rispettivamente terza e quarta auto elettrica più venduta a giugno in Europa con 6.999 unità la prima e 6.315 la seconda. E stanno ancora prendendo la rincorsa.
Dove si attaccano?
La crescita delle immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in fa sorgere una questione non secondaria: le infrastrutture di ricarica. Wallbox da scegliere (spesso vendute in bundle con l'auto) e installare in box, abbonamenti a fornitori energetici per colonnine pubbliche sono passi necessari da compiere. Ma possono comportare difficoltà, specialmente quando si parla di strutture presenti (o meglio, non presenti) sul territorio.
Proprio alla luce del sempre maggior successo della mobilità alla spina l'Unione Europea, nel documento Fit for 55 nel quale si chiede anche lo stop alla vendita di auto benzina e diesel nel 2035, spinge perché gli Stati membri diano una forte accelerata alla creazione di infrastrutture pubbliche di ricarica.
L'obiettivo è quello di avere lungo la TEN-T (Trans-European Transport Network, ovvero l'insieme delle strade e autostrade più importanti d'Europa) non più di 60 km tra una stazione di ricarica e l'altra.
Un ruolo importante lo avrà, ancora una volta, Tesla: l'azienda di Elon Musk infatti ha annunciato che aprirà i Supercharger - stazioni di ricarica riservate alle auto della Casa statunitense - anche ai modelli di altri brand. Una svolta epocale in attesa che provider e amministrazioni nazionali facciano la loro parte.