Si è fatta attendere - e non poco - la nuova generazione di Jeep Grand Cherokee, il SUV statunitense profondamente rinnovato e arrivato a 11 anni di distanza dal lancio della quarta generazione, la più longeva della storia. Tra le 2 ci sono quindi quasi il doppio degli anni che solitamente dividono differenti generazioni di auto, col risultato che il balzo tecnologico compiuto è ben marcato, accompagnato da uno profondo rinnovamento dello stile.
Per capire come cambia la Jeep Grand Cherokee ecco un confronto a ruote ferme tra le 2 generazioni del SUV delle 7 feritoie.
Forma e funzione
SUV prima che i SUV prendessero possesso dei listini di mezzo mondo, la Jeep Grand Cherokee affina il proprio stile con una mascherina più sottile - caratterizzata come sempre dalle classiche 7 feritoie - enfatizzando così la maggior larghezza della nuova generazione, ora a 2,15 metri con specchietti. Cresce, ma di poco, anche la lunghezza con 4,91 metri contro i precedenti 4,88 mentre il passo aumenta di 4 cm e tocca ora quota 2,96 metri.
Al pari della mascherina anche le luci anteriori sono più sottili, così come quelle posteriori, a donare alla nuova Grand Cherokee un aspetto più filante ma al tempo stesso imponente. L'assetto rimane naturalmente ben rialzato, con le versioni Trailhawk che possono contare su 28,7 cm di luce da terra, così da poter affrontare senza pensieri anche i terreni più accidentati.
Spazio hi-tech
Provate a fare un salto indietro di 11 anni e pensate alle auto di allora: gli infotainment iniziavano a prendere possesso degli abitacoli ma con misure che al giorno d'oggi certo non stupiscono. La digitalizzazione non era ancora così spinta e le strumentazioni si affidavano a classici indicatori analogici, a volte accompagnati da modesti monitor a colori per il computer di bordo.
Oggi invece è un trionfo di schermi di varie dimensioni sistemati un po' ovunque, esattamente come accade sulla nuova Jeep Grand Cherokee, che di monitor ne può avere fino a 5: 3 davanti e 2 a uso e consumo dei passeggeri posteriori, per i quali sono disponibili anche bocchette della climatizzazione e prese USB.
Un abitacolo super tecnologico con strumentazione 100% su monitor da 10,1", infotainment (con sistema Uconnect 5) da 10,25" e un terzo più piccolo sistemato davanti al passeggero anteriore. Il listino degli optional prevede poi altri 2 schermi (da 10,1") ancorati ai sedili anteriori, per godersi - tra le altre cose - film in streaming grazie alla connettività offerta dalla Grand Cherokee.
Cambiano anche molti altri elementi: la plancia, come la carrozzeria, si sviluppa in orizzontale, i materiali sono ancora più curati e l'illuminazione interna è affidata a luci LED con 5 differenti tinte.
Addio diesel, benvenuta spina
La differenza più grande tra nuova e vecchia Jeep Grand Cherokee è però sotto al cofano: con la quinta generazione infatti il SUV statunitense abbandona le motorizzazioni diesel e accoglie per la prima volta un powertrain ibrido plug-in. La nuova Grand Cherokee entra così a far parte della famiglia 4xe affiancandosi a Compass, Renegade e Wrangler, entrando nel sempre più variegato mondo dell'elettrificazione.
Lo fa affidandosi a un sistema composto dal nuovo 2.0 4 cilindri turbo benzina e 2 elettrici, entrambi all'anteriore, per un totale di 375 CV e 637 Nm di coppia. Non manca naturalmente la trazione integrale, affidata a una classica trasmissione (non ci sono motori elettrici al posteriore) con sistema di trazione 4x4 Quadra Trac II con scatola di rinvio a due velocità e rapporto delle marce ridotte pari a 2,72:1.
Le modalità di guida sono 3: Hybrid, Electric ed eSave, per viaggiare o solo a emissioni zero - per un massimo di 40 km grazie alle batterie da 17 kWh - o lasciando che sia il sistema a decidere come e quando utilizzare i vari elementi del powertrain.
Il resto della gamma motori, negli USA, è composto dal 3.0 V6 Pentastar da 293 CV e il 5.7 V8 da 357 CV, mentre non sappiamo quale sarà la scelta per il mercato europeo. Sappiamo però che non ci sarà una nuova generazione di Jeep Grand Cherokee TrackHawk, l'esagerata versione da 717 CV che la rendono uno dei SUV più potenti in circolazione.
Come scritto prima ci sarà naturalmente la Grand Cherokee Trailhawk, quella maggiormente improntata al fuoristrada, disponibile unicamente con la motorizzazione ibrida. Più alta rispetto al resto della gamma può superare guadi fino a 61 cm, prevede lo sgancio della barra stabilizzatrice e ha superato senza problemi il classico Rubicon Trail (terreno di prova di tutte le Jeep più estreme). Ah, e l'ha fatto utilizzando unicamente la trazione elettrica.
La sicurezza
Sulla Jeep Grand Cherokee 2021 non manca nulla nemmeno per quanto riguarda gli assistenti alla guida (di Livello 2): cruise control adattivo, mantenitore attivo della corsia, frenata d'emergenza, varie telecamere e così via.