Gli sono stati annunciati più volte e dopo una nuova riunione a Palazzo Chigi la cifra di 600 milioni inizialmente pattuita sarebbe salita a quota 650, validi per il solo 2022, messi a disposizione per l'acquisto di auto con emissioni di CO2 inferiori a una determinata soglia. Ancora oggi però il testo del Dpcm che deve materialmente attuare la misura non ha ricevuto il semaforo verde definitivo. 

"Mi dispiace molto che ci sia questo ritardo perché il mercato è in apnea, le vendite sono ferme e gli acquirenti sono in attesa", ha dichiarato qualche giorno fa il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il quale nella sera del 31 marzo si è incontrato col sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Roberto Garofoli, e i suoi omologhi dell'Economia, della Transizione ecologica, dei Trasporti e del Lavoro.

Ci siamo. Forse. Quasi

Un incontro finalizzato a far uscire dell'empasse la situazione degli incentivi auto 2022, per i quali sarebbe effettivamente pronta da qualche giorno una prima proposta di Dpcm

Ma a cosa sarebbe dovuto l'allungamento dei tempi? Secondo alcuni osservatori, potrebbe aver creato qualche vischiosità interpretativa la dicitura "auto non inquinanti" inserita nel decreto che stanzia i fondi destinati all'ecobonus. 

Sciolto anche questo nodo, si attende quindi il via libera a uno strumento di supporto al ricambio "green" dell'obsoleto parco auto italiano e al mercato dell'auto, in costante sofferenza e con pesanti segni "meno" nelle vendite a gennaio e febbraio.

Come saranno gli incentivi auto 2022?

Come lo scorso anno, stando alle informazioni trapelate fino a oggi, ci saranno divisioni per fasce di emissioni, anche se non è chiaro se saranno ancora 3 o verranno portate a 2. Nel primo caso dovrebbero essere le seguenti

  • 0-20 g/km
  • 21-60 g/km
  • 61-135 g/km

Con gli incentivi maggiori destinati ai modelli a zero emissioni, secondo questo schema:

0-20 g/km (prezzo massimo 35.000 euro + IVA)

  • 3.000 euro senza rottamazione
  • 5.000 euro con rottamazione

21-60 g/km (prezzo massimo 45.000 euro +IVA)

  • 2.000 euro senza rottamazione
  • 4.000 euro con rottamazione

61-135 g/km (prezzo massimo 30.000 euro +IVA)

  • 2.000 euro con rottamazione

Nella seconda ipotesi, invece, le prime 2 fasce, quelle di auto elettriche e ibride plug-in, potrebbero essere accorpate, con i seguenti tetti ai prezzi:

  • 0-60 g/km (prezzo massimo 45.000 euro + IVA)
  • 61-135 g/km (prezzo massimo 25.000 euro +IVA)

Rimane quindi il tetto massimo di prezzi, con i 35.000 euro per le elettriche. Una decisione che ha suscitato aspre polemiche da parte di associazioni di categoria, che ritengono troppo bassi i limiti di prezzi, a tagliare fuori dal paniere numerosi modelli, specialmente quelli con le autonomie maggiori.

C'è poi la questione flotte, rimaste fuori dagli incentivi auto 2022 nonostante i vari appelli, l'ultimo, firmato Motus-E, arrivato pochi giorni fa ricordando come tale proprio le flotte valgano "il 40% del mercato dei veicoli nelle fasce di emissioni 0-20 e 21-60 gCO2/km". Esclusi anche i veicoli commerciali, mentre sono incluse le auto per i servizi di car sharing e le moto, ma solo con rottamazione

Non si è invece mai parlato di incentivi per le auto usate, che nel 2022 sono quindi destinati a sparire definitivamente.