Una serie di peripezie. Questo è il vero significato del termine "odissea", una parola che rispecchia in pieno come sono andati la ricerca e l'acquisto della mia nuova auto usata.

Un'operazione facile e un tempo quasi divertente, che in passato necessitava di alcuni giorni di scelta ma che si concludeva in un paio di settimane, invece - in questo difficile 2022 - ha richiesto oltre un mese di ricerche, con problemi che mai avrei pensato di incontrare.

Vi racconto la mia esperienza personale, specificando che un caso singolo non può certamente valere per tutti ma è comunque un campanello d'allarme che in tempi simili prima di avventurarsi in qualcosa del genere è bene pensarci tre volte.

Cambiamento

Tutto inizia la scorsa estate quando, dopo circa tre anni di convivenza con una Mazda MX-5, giungo alla conclusione di essere arrivato al capolinea (almeno per il momento) del rapporto con la spider due posti. Anni di divertimento, passione, raduni, nuove amicizie (alcune molto importanti), ma anche di benzina, tanta benzina, e ricambi, tantissimi ricambi. Una minestra condita con il fatto, da sempre, di non poter trasportare i miei hobby (surf in primis) e il mio cane e di dover sempre viaggiare con altre auto nel caso di trasferte con più di due persone.

Al ritorno dalle ferie ad Agosto, prendo quindi la decisione di realizzare un annuncio dettagliato della mia MX-5 NBFL del 2001 Euro 3, con 250.000 km all’attivo ma completamente restaurata in meccanica e carrozzeria. Grazie al mercato particolarmente favorevole (in questa prima parte, attenzione) riesco a inserzionare l’auto a circa 5.000 euro, qualche euro in più rispetto al suo reale valore di mercato, ma senza puntare a cifre astronomiche.

Mazda MX-5

Subito iniziano ad arrivare ogni giorno decine e decine di mail, alcune con proposte assurde, altre con proposte buone. Dopo un paio di settimane il telefono squilla, dall'altra parte un signore (classe 1962) con una proposta corretta e trasparente, proprio come quella che cercavo. Coetaneo dei miei genitori (io ho 24 anni), viene a vederla e subito se ne innamora, mi lascia un acconto in contanti e ci stringiamo la mano. Circa quattro giorni dopo ci incontriamo all’ACI per effettuare il passaggio, ci scambiamo le chiavi e io incasso con un bonifico istantaneo la cifra prefissata. Tutto perfettamente corretto e trasparente per una vendita molto veloce che mai mi sarei aspettato.

Scelgo di essere pagato con un bonifico istantaneo, in quanto la persona con cui mi trovo ad avere a che fare mi sembra fin da subito gentile e disponibile e, proprio come me all'epoca dell'acquisto, non vede l'ora di mettersi alla guida della sua nuova spider. In un caso diverso però, il consiglio migliore da seguire sarebbe sempre quello di mandare l'acquirente in banca per farsi rilasciare un assegno circolare e, prima di effettuare il passaggio, recarsi nella propria banca per verificare la reale presenza del denaro (è il metodo più sicuro in assoluto).

Il passaggio di proprietà

Con il nuovo proprietario, uno dei pochi problemi che ci troviamo a dover gestire subito è quello del costo del passaggio di proprietà. A memoria, in passato il passaggio per gli 81 kW della MX-5 si aggirava intorno ai 450 euro, con un rincaro da parte della delegazione ACI di zona di circa 50 euro per la gestione della pratica, tutto sommato fattibile visto l'importo.

Al momento del pagamento, però, proprio pochi minuti prima e senza essere precedentemente comunicato dall'agenzia, il prezzo risulta essere ben superiore ai calcoli tabellari, con un rincaro complessivo di 140 euro, giustificato dal titolare dell'agenzia (ufficiale e riconosciuta) per l'aumento dei costi annuali da sostenere per mantenere la licenza dell'Automobile Club d'Italia. Fatto che, sapendolo con anticipo, ci avrebbe certamente portati a effettuare il passaggio in motorizzazione, risparmiando.

Il mercato come una giungla

Alcuni giorni dopo inizia la nuova ricerca e iniziano i miei primi problemi. Con il sogno, da sempre, di possedere almeno una volta nella vita una BMW E46, mi metto subito alla ricerca di un buon esemplare, ben allestito e tenuto con un certo criterio. Tra molte proposte, trovo due auto decisamente interessanti, una a Savona e l’altra a Torino.

Decido per quella di Savona ma, proprio pochi minuti prima di acquistare i biglietti del treno, che sono ormai diventati molto costosi quando si parla di alta velocità, mi chiama il proprietario dicendo che non è convinto della vendita perché alla stessa cifra non trova al momento nulla di adatto alle sue esigenze. Il viaggio salta.

BMW Serie 3 E46
BMW Serie 3 E46

Poche ore dopo decido quindi di richiamare il proprietario dell’auto di Torino, che però mi comunica di aver venduto l’auto il giorno prima. La storia che avete appena letto si ripete per circa altre 4 o 5 auto, con proprietari prima ben decisi alla vendita ma che poi all'atto pratico si rendono conto di non poter acquistare nulla di migliore con il proprio budget, visto il mercato dell'auto con prezzi completamente diversi dal passato.

Tra alcune Twingo R.S., di cui una Gordini, un paio di Suzuki Swift Sport e altre BMW inizio a perdere la pazienza e decido di cambiare completamente progetto.

Renault Twingo R.S. Gordini
Suzuki Swift Sport

Passano infatti alcune settimane e di auto interessanti nemmeno l’ombra, se non alcune auto diesel, apparentemente molto valide e belle, ma che non mi sento psicologicamente pronto ad acquistare per via della futura mobilità romana del tutto incerta.

Bloccheranno le auto diesel in centro? Quando? Dove potrò arrivarci? Rischio di non poterci nemmeno andare al lavoro e perdere tanti soldi? E se poi non riuscissi più a rivenderla?” mi chiedo (come molti automobilisti oggi), senza però riuscire a dare una risposta: decido quindi per la classica alimentazione a benzina.

Usato fresco garantito

A marzo metto un punto definitivo sull’auto usata da privati, introvabile oggi con i giusti km e soprattutto al giusto prezzo. Inizio quindi a cercare un usato relativamente fresco in un concessionario o plurimarche.

Prima però provo a fare dei preventivi su alcune utilitarie di segmento A e B nuove, dato che le auto in pronta consegna a causa della crisi dei chip sono ormai merce rarissima. Con le varie formule di finanziamento con valore futuro garantito e con un piccolo aiuto da parte dei miei genitori (io sono un giovane studente/lavoratore), trovo due proposte interessanti che forse posso permettermi, al momento della decisione però mi viene comunicato che per entrambe si sarebbero prospettati dei tempi di attesa piuttosto lunghi, con consegne previste per dopo l’estate. Non ci sto.

Volkswagen Polo
Ford Fiesta

Decido quindi definitivamente di passare all’usato garantito, presso rivenditori. Puntando sempre ad auto di segmento A o B, quindi piccole citycar o utilitarie, scopro con mia grande sorpresa che i prezzi negli ultimi mesi sono lievitati, ben oltre il reale valore di mercato delle auto in questione.

Tra alcune Volkswagen Polo 1.0 TSI 90 CV del 2016 a 14.000 euro e altre Ford Fiesta 1.0 Ecoboost del 2015 a 16.000 euro, non mi sento proprio pronto a spendere una cifra del genere per un’auto con già diversi anni e km e con una svalutazione futura che si prospetta essere piuttosto elevata.

L’acquisto online (che mai avrei pensato)

Mi trovo quindi in una fase di stallo. Non so cosa fare. Passano alcune settimane e tra lavoro e studio non trovo molto tempo da dedicare alla scelta della nuova auto. I parchi dell’usato continuano a essere vuoti e i pochi mezzi che si trovano sono o tutto diesel o tutti piuttosto chilometrati e con prezzi più alti del loro corretto valore, complice anche l'innalzamento dei prezzi carburante che ha portato il gasolio a costare come o più della benzina nei mesi recenti.

La svolta avviene però negli ultimi giorni di marzo, quando incontro a pranzo un parente che mi racconta della sua nuova auto, acquistata online su un noto sito di rivendita auto, con consegna direttamente a casa. Incuriosito decido di dare uno sguardo, filtrando la ricerca con auto solo a benzina, con omologazione Euro 5 o successiva e budget di massimo 12.000 euro (sempre con un piccolo aiuto da parte dei miei genitori, ben propensi a farmi passare da un’auto Euro 3 a due posti, che ai loro occhi è sempre risultata essere piuttosto inutile nel quotidiano, a un’auto più giovane, moderna e soprattutto funzionale).

Autohero.it
Autohero.it

Anche online si ripete il problema di cui sopra: i piccoli segmenti A e B hanno prezzi ben oltre il loro reale valore di mercato. Provo quindi, per puro caso, a dare uno sguardo al segmento superiore, quello C, composto dalle berline 2 volumi come la Mazda3, la Ford Focus o la Volkswagen Golf. Con mia grande sorpresa e dopo un piccolo confronto avuto in redazione, scopro infatti che i segmenti più piccoli sono quelli oggi più cercati e quelli sui quali i rivenditori dell’usato cercano di guadagnare maggiormente, a differenza dei segmenti superiori, SUV esclusi.

Mi pongo quindi i seguenti quesiti: “E se il mercato dell’auto dovesse tornare nei prossimi mesi o anni alla sua coerenza? E se per qualche motivo dovessi ritrovarmi in una spiacevole situazione che mi imporrebbe di rivendere l'auto quanto prima? Io andrei a rimetterci tanti soldi con un’auto piccola in grado di mantenere poco il valore nel tempo, pagata diverse migliaia di euro in più rispetto al suo reale valore e magari nel frattempo chilometrata”.

Queste riflessioni personali, che poi sono le stesse che affrontano milioni di automobilisti quotidianamente, sono quelle che un bel giorno di metà marzo mi fanno cambiare completamente obiettivo, spostando la mia attenzione sul segmento C, con un mantenimento del valore futuro certamente più alto rispetto ai due segmenti inferiori.

Ford Focus
Mazda3
Volkswagen Golf

Più è meglio è

Durante la ricerca online (su quel noto sito), nel segmento delle berline due volumi, tra varie auto continua a girarmi per la testa un nome, il nome: “Golf”. Un’auto tanto sognata da molti, che da sempre rappresenta un po’ quel mini traguardo di ogni giovane, anche di mio padre nel lontano 1988, quando proprio a 24 anni acquistò una MK2 diesel. Fin dalla sua generazione infatti, del 1964, comprare una Golf è sempre stato come raggiungere un piccolo obiettivo di vita. Oggi forse non è più così, ma la scelta resta sempre e comunque valida, trattandosi dell’auto più venduta d’Europa da diversi anni, con una qualità costruttiva generale sempre piuttosto elevata.

Trovato un esemplare ben allestito, quasi con tutte le caratteristiche che cercavo (salvo per i fari bi-xenon) e in un particolarissimo abbinamento cromatico e di cerchi replicante perfettamente le foto di presentazione e pubblicitarie diffuse dalla Casa nel 2012 (cose che soltanto io e Andrea Farina possiamo capire), decido che quella sarebbe diventata la mia prossima auto. Il prezzo? Poche migliaia di euro in più del suo reale valore di mercato, accettabili considerando il guadagno del rivenditore. Bingo!

Volkswagen Golf 7
Volkswagen Golf 7

Come ho fatto a comprarla online? Questa è un’altra storia, ma per il momento sappiate che l’auto è arrivata, quasi perfetta come descritta, al prezzo inferiore di un corrispettivo segmento B e che, quindi, la mia odissea nell'acquisto di un'auto usata si è fortunatamente conclusa.

Fotogallery: L'odissea per l'acquisto dell'auto usata