Un faccia a faccia che avrà due obiettivi ben precisi: aiutare le famiglie più povere a cambiare auto, abbassando così l’età media del parco circolante, e aumentare la produzione dei veicoli in Italia. Partirà da qui il prossimo Tavolo Automotive, convocato per giovedì 1° febbraio a Palazzo Piacentini, nel centro di Roma, dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
L’incontro riscriverà l’attuale schema degli incentivi, elaborato nel 2022 dall’allora Governo Draghi e bisognoso – secondo l’Esecutivo Meloni – di una rinfrescata in itinere, essendo ripartito alle 10 di martedì 23 gennaio. Tante le novità attese, a cominciare dall’aumento del contributo, che potrebbe arrivare a 13.750 euro.
Incentivi auto: cosa cambia, come e quando
Al momento – grazie a indiscrezioni raccolte da Motor1 e colleghi e a precedenti dichiarazioni del ministro Adolfo Urso – sappiamo che, come prima mossa, il Mimit riutilizzerà le risorse avanzate nel 2023 (320 milioni di euro) per rimpinguare il fondo previsto al 2024 (610 milioni) e arricchire il tesoretto fino al totale di quasi 1 miliardo. Faro del Tavolo sarà concordare nel dettaglio dove destinare ogni singolo centesimo.
La Jeep Compass prodotta a Melfi
Il meeting vedrà perciò confrontarsi tutta l’industria tricolore, dai rappresentanti del Gruppo Stellantis a quelli delle Regioni che ne ospitano gli stabilimenti produttivi, passando per associazioni e sindacati di categoria. Qui il Governo mostrerà il suo piano, mentre gli invitati porteranno le loro idee e, alla fine, si cercherà un accordo da mettere nero su bianco. Serviranno poi i decreti attuativi per rendere operative le misure, attesi entro marzo.
L’idea resta comunque quella di elargire più sconti a tutti, in particolare a chi acquisterà un’auto elettrica e a chi ha un Isee inferiore ai 30.000 euro. La bozza di tabella – pubblicata da Il Sole 24 Ore – riporta questa possibile nuova ripartizione.
Emissioni CO2 | 0-20 g/km (auto elettriche) | 21-60 g/km (auto ibride plug-in) | 61-135 g/km (auto benzina, diesel Gpl e metano) | |||
Isee | > 30.000 euro | < 30.000 euro | > 30.000 euro | < 30.000 euro | > 30.000 euro | < 30.000 euro |
Auto rottamata | Euro 0-2 | |||||
Sconto | 11.000 euro | 13.750 euro | 8.000 euro | 10.000 euro | 3.000 euro | 3.000 euro |
Auto rottamata | Euro 3 | |||||
Sconto | 10.000 euro | 12.750 euro | 6.000 euro | 7.500 euro | 2.000 euro | 2.000 euro |
Auto rottamata | Euro 4 | |||||
Sconto | 9.000 euro | 11.250 euro | 6.000 euro | 7.500 euro | 2.000 euro | 2.000 euro |
Sconto senza rottamazione | 6.000 euro | 7.500 euro | 4.000 euro | 5.000 euro | 0 | 0 |
Limite di spesa | 35.000 euro senza Iva 42.700 euro con Iva | 45.000 euro senza Iva 54.900 euro con Iva | 35.000 euro senza Iva 42.700 euro con Iva | |||
Beneficiari | Persone fisiche e giuridiche | Persone fisiche | Persone fisiche e giuridiche | Persone fisiche | Persone fisiche e giuridiche | Persone fisiche |
Altre due ipotesi al centro delle trattative saranno sicuramente il raddoppio dell’ecobonus per taxi e Ncc e l’introduzione del leasing sociale, una forma di noleggio a lungo termine cofinanziato dallo Stato, di importazione francese. Informazioni più precise arriveranno nella data cerchiata in rosso.