Pensando ad una Volvo associamo quasi istintivamente l'immagine di una famigliare lunga e squadrata, come ad esempio la 240 Polar dell'ultimo nostro Perché comprarla... Classic. Ciò non significa però che la Volvo più rappresentativa sia anche quella più venduta: il privilegio spetta ad un SUV e non ad una grossa station wagon, alla XC60, rivale delle Alfa Romeo Stelvio e BMW X3 venduta l'anno scorso in 161.092 unita (circa il 33% delle vendite complessive della marca) nonostante l'età non più verdissima. Non stupisce quindi che l'azienda svedese abbia lavorato in grande stile per la seconda generazione, del tutto nuova, che dovrà confermare e possibilmente migliorare i risultati lusinghieri di quella che sostituisce. In attesa di capire se riuscirà nell’impresa, ve ne parliamo in questa prova del #perchécomprarla.


Pregi e difetti


Gli stilisti non hanno voluto correre rischi al momento di disegnare l’auto, scegliendo come fonte d’ispirazione la più grande XC90: troviamo quindi le luci anteriori a forma di martello di Thor, il frontale alto e massiccio ed i fari posteriori a sviluppo verticale. La XC60 è lunga però 26 cm in meno della XC90 (4,68 metri contro 4,95) e appare quindi meno “macchinone”. Il rovescio della medaglia è un abitacolo meno spazioso di quanto si può immaginare, in particolare nella zona del baule: la forma è squadrata, ma i 505 litri non sono tantissimi e il passeggino entra solo di traverso. L’interno è molto curato e si mantiene in linea con gli standard della casa svedese a livello di finiture: i materiali sono di qualità, i dettagli curati e gli abbinamenti di colore eleganti. Peccato per alcune sbavature come i pochi ingressi usb ed i finestrini che non scompaiono del tutto.


Quanto costa


La Volvo XC60 ha prezzi in linea con le avversarie più accreditate, che vanno “bilanciati” però alla luce del ricco equipaggiamento: nella dotazione di serie sono compresi per tutte l’impianto multimediale con il navigatore più completo e la connettività wifi, il sistema keyless per entrare e avviare la macchina senza chiave, la strumentazione digitale ed i cerchi in lega da 18 pollici. Restano in opzione i fari a led che seguono il raggio della curva (610 euro) e il pacchetto con frenata automatica d’emergenza e regolatore di velocità adattivo (1.650 euro). Il diesel meno costoso ha 190 CV e parte da 50.800 euro, il benzina sviluppa 254 CV e richiesta 53.650 euro. Nel corso della nostra prova abbiamo guidato la XC60 D5 con il turbodiesel da 235 CV, versione potenziata di quello da 190 CV, che ha percorso in media 11 km/l in città e 15 km/l su percorsi misti.