Assieme a Golf e Maggiolino ha fatto la storia del marchio Volkswagen riuscendo, dal 1973 ad oggi, a conquistare il cuore di 30 milioni di clienti in tutto il mondo. Un traguardo significativo quello raggiunto dalla tedesca Passat che a settembre arriva con il restyling della sua ottava generazione. Un piccolo ritocco per l’estetica che si accompagna invece ad una grande rivoluzione tecnologica per gli interni, due punti di forza per questa vettura che, nonostante le tendenze del mercato orientate a SUV e crossover, decreteranno il successo di questo modello, disponibile anche in versione station wagon.
Non è un caso che la maggior parte delle vendite si concentrano nel settore delle flotte a cui l’auto sembra essere piuttosto congeniale. La nuova Volkwswagen Passat (in attesa della nuova generazione, prevista per il 2021) introduce importanti novità anche per quanto riguarda la propulsione, portando a bordo il sistema ibrido GTE che consente di aumentare l’autonomia fino a 56 km nel ciclo WLTP.
Com’è fuori
"Squadra che vince, non si cambia". Potremmo mutuare dal gergo calcistico la filosofia di Wolfsburg orientata ad un design piuttosto conservativo e decisamente in linea con il passato. Qualche modifica, seppur impercettibile, si può notare nei paraurti anteriore e posteriore che sono stati ridisegnati così come la calandra con la scritta Passat (che viene ripresa anche all’interno) al centro della coda. Inoltre, i nuovi fari con tecnologia LED (anteriori e posteriori) creano un design inconfondibile. In opzione sono disponibili sia all’anteriore sia al posteriore le luci IQ Light Matrix Led, introdotte per la prima volta sull’attuale Touareg.
Un’altra novità è rappresentata dai colori carrozzeria Lapiz Blue, Bottle Green e Sea Shell Gold, mentre la gamma dei cerchi si arricchisce di quattro nuovi cerchi in lega da 17, 18 e 19 pollici. Restano invariate le dimensioni: 4,77 metri di lunghezza con una capacità del bagagliaio che parte da 650 litri e arriva a 1780 ribaltando i sedili posteriori.

Com’è dentro
A bordo sale la terza generazione del sistema di infotainment MIB3 con la “online connectivity unit” comprensiva di scheda sim integrata, per restare sempre connessi. Al passo con altri brand, anche VW punta sull’interazione uomo-veicolo, introducendo i comandi vocali grazie ai quali con la semplice frase “Ciao Volkswagen” è possibile ottenere dall’auto informazioni utili, senza distrazioni.
La connettività è garantita dal We Connect che consente i servizi di streaming Apple Music & TIDAL, la web radio e la tecnologia web app mentre per le flotte è previsto il We Connect Fleet, una sorta di registro di bordo digitale, che monitora consumi e gestione della manutenzione all’interno di un parco veicoli.

Completamente nuova l’interfaccia con il guidatore grazie al primo volante capacitivo introdotto dal marchio che consente una reazione al semplice tocco. È di nuova generazione anche il digital cockpit che propone una strumentazione digitale configurabile con un solo tasto dal volante.
Première assoluta invece per il Travel Assist, che rientra a far parte del pacchetto tecnologico offerto dal nuovo brand IQ.Drive, e che consente all’auto di muoversi da 0 a 210 km/h in modalità parzialmente automatizzata. Parte integrante di questo sistema è il Cruise Contro Adattivo che reagisce a limiti, centri urbani, curve, rotatorie ed incroci adeguando appositamente la velocità. Gli allestimenti sono due: Business ed Executive (e poi c’è la versione Alltrack per chi predilige una maggiore altezza da terra).
Piacere di guida
Disponibile per il mercato italiano nelle versioni diesel 2.0 TDI Evo 150 CV cambio manuale 6 rapporti, 2.0 TDI Evo 150 CV DSG, 2.0 TDI 190 CV DSG, 2.0 TDI 190 CV DSG 4Motion e 2.0 TDI 240 CV DSG 4Motion (queste ultime due anche Alltrack) e nelle due varianti a benzina 1.5 TSI 150 CV con cambio manuale a 6 rapporti e 1.5 TSI 150 CV DSG, la nuova Volkswagen Passat prevede anche una variante ibrida plug-in (ordinabile da luglio), la GTE da 218 CV.
Al volante della versione TDI 2.0 da 190 con DSG la guida è rilassata e piacevole. Sulle strade nei dintorni di Francoforte, supportati dai sistemi di assistenza alla guida (per intenderci un livello di autonomia 2), macinare chilometri non è stato assolutamente un problema: le sedute comode e la silenziosità dell’auto poi hanno fatto tutto il resto garantendo una dinamica di marcia fluida e con ottimi spunti, soprattutto nei tratti autostradali tedeschi non sottoposti a limiti di velocità. Nessuna distrazione alla guida, grazie anche alla possibilità di utilizzare l’head up display (che è possibile anche disattivare quando non occorre) per tenere sempre gli occhi puntati dritti sulla strada.

Comfort
Disponibile nelle varianti berlina e station wagon, la nuova Passat è stata sottoposta ad un importante lavoro di ottimizzazione sul servofreno elettromeccanico (eBKV). Il sistema precedentemente adottato esclusivamente sulla Passat GTE con trazione ibrida plug-in è ora disponibile di serie per l’intera gamma, migliorando sensibilmente comfort e sicurezza.
Il nuovo servofreno elettromeccanico assicura tempi di risposta ancora più rapidi dei freni e migliora anche la guida assistita, offrendo notevoli vantaggi: la regolazione automatica della distanza ACC reagisce in maniera più morbida, poiché il servofreno elettromeccanico consente di dosare gli interventi dei freni con maggiore precisione.
In abbinamento con il Front Assist con riconoscimento dei pedoni, compreso nella dotazione di serie della Passat, è anche possibile, entro i limiti del sistema, diminuire lo spazio di arresto fino al 33% nel caso di una decelerazione da 30 a 0 km/h.
Curiosità
Degna di nota è la versione ibrida plug-in GTE. Rispetto al passato, la batteria al litio cresce sensibilmente, passando dai vecchi 9.9 kWh agli attuali 13.0 kWh. L'autonomia elettrica di conseguenza aumenta fino a 55 km, secondo il ciclo omologativo WLTP.
In questa modalità, con il cosiddetto “boost”, il TSI e il motore elettrico lavorano contemporaneamente per sfruttare tutta la potenza di sistema e la coppia massima di sistema. Tra i tasti per le modalità GTE ed E-Mode è presente anche il tasto per la selezione del profilo di guida (simbolo della vettura più logo Mode), disponibile a richiesta.
Di serie la batteria della Passat GTE si ricarica esternamente tramite la presa sistemata nel frontale. Se collegata alla rete elettrica a 230 Volt con il cavo di ricarica di serie per la corrente alternata a 2,3 kW, l’operazione richiede – nel caso in cui la batteria sia completamente scarica – cinque ore e 30 minuti, mentre tramite una wallbox o una stazione di carica a 360 volt utilizzando il cavo di ricarica per corrente alternata a 3,6 kW il tempo si riduce a 4 ore e mezza.
Fotogallery: Volkswagen Passat GTE
Quanto costa
I prezzi della nuova Passat partono da 37.350 euro chiavi in mano per la Variant nella versione 1.6 TDI Business con DSG fino ad arrivare ai 51mila della Executive (un prezzo simile anche per la versione GTE ma i listini saranno ufficializzati a breve). Per la All Track invece il listino parte da 44.900 euro. La versione berlina ha un prezzo di attacco di 36.350 euro.