Alfa Romeo, ovvero la milanese Anonima Lombarda Fabbrica Automobili unita al partenopeo Nicola Romeo.
Questo Marchio unisce l’Italia, da sempre, e non solo grazie alla devastante emozionalità della Giulia Quadrifoglio protagonista di questo video, ma perché nel Biscione gli appassionati continuano a trovare una sportività mai scontata o noiosa, ma briosa e vivace che, però, ora è messa in discussione da un futuro con tanti interrogativi.
Ne parliamo nel giorno in cui Maserati è entrata nella sua nuova era, con la MC20, ma soprattuto con un piano di rilancio che non ha precedenti. Esattamente quel piano che tutti avrebbero voluto vedere anche per Alfa Romeo.
Effetto Giulia
Cos’è cambiato dalla presentazione della Quadrifoglio ad Arese nel 2015? La Giulia rimane il simbolo dalla capacità degli italiani di fare macchine eccezionali, è vero, ma in questi anni è anche diventata il simbolo di un progetto che non è stato portato a termine.

Lo dicono i numeri: meno di 60 mila Alfa vendute nel mondo nel 2019, troppo poche se si pensa agli iniziali obiettivi di Marchionne, molto più ambiziosi. Quello che è accaduto, di fatto, è che l’Alfa Romeo che ci hanno promesso nel 2015 e che tutti vorremmo vedere, ancora non c’è e, nonostante l’arrivo della Stelvio, l’offerta del Biscione oggi non basta per recuperare il terreno con le avversarie, molto lontane se si pensa alla varietà di modelli nelle gamme altrui, concorrenti che in buona parte hanno da tempo deviato verso l’elettrificazione, un tipo di mobilità ormai necessario.


L'unione fa la forza
Fare auto facendo del business (ovvero, venderle e guadagnarci, ndr), oggi è un mestiere difficile, che richiede rivoluzioni tecnologiche e investimenti miliardari, rivolti anche a settori e segmenti che prima non venivano considerati come fondamentali o, addirittura, contrari alla filosofia di un determinato Marchio.

Pensate agli investimenti “elettrici” degli ultimi anni di Audi, BMW, Mercedes, o a come si sono messi in discussione i Costruttori di sportive come per esempio Porsche, Lamborghini, Maserati, Bentley, costretti dal volere del mercato ad aprirsi ai SUV, peraltro, sempre più elettrificati.


E’ quindi necessario fermarsi e, per il bene di Alfa Romeo, mettere da parte i pregiudizi perché a livello industriale non si può sopravvivere di sentimenti coi tempi in cui la prima GTA si vendeva al ritmo di “Una vittoria al giorno con l’auto di tutti i giorni” che sono davvero molto, molto lontani.

Quindi ben venga la fusione FCA-PSA che darà vita a STELLANTIS, e ben venga tutto il know-how di Alfa Romeo che in passato ha già dimostrato di poter ricreare un DNA sportivo anche se molte componenti sono condivise con altre piattaforme, come hanno dimostrato le splendide 147 o 156, vetture che hanno iniziato tantissimi automobilisti al piacere di guida tipo di Alfa Romeo.

Un interrogativo condiviso
Questi progetti, uniti alla più recente evoluzione del Marchio, come ci ricorda la spettacolare Quadrifoglio di questo video, sottolineano come la creatività e le competenze non mancano davvero in Alfa Romeo, ma che per un futuro altrettanto leggendario quello che serve ora sia una visione sfidante, alla Alfa Romeo maniera... da qui la domanda rivolta a voi che trovate alla fine di questa video-riflessione.