Grande, dalle forme un po’ squadrate, spaziosa e comodissima per viaggiare. Se a queste caratteristiche aggiungessimo poi una massiccia dose di tecnologia allora avremmo l’identikit perfetto della Q7, l’ammiraglia a ruote alte di Audi.

A metà 2019 si è aggiornata nell’estetica e nei motori e, adesso, è anche ibrida plug-in: è lei la protagonista di questo Perché Comprarla.

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Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace

Comfort di marcia

Dotazione di serie da integrare

Qualità percepita Pochi vani portaoggetti
Abitabilità per cinque Posizione comandi attivazione ADAS
Infotainment e tecnologia  

Verdetto

7.4 / 10

Con il restyling, in Audi hanno corretto il tiro sulla Q7 migliorandone sensibilmente i pochi punti deboli: nel design come nei contenuti e anche nei motori che, ora, a parte i più potenti, sono quasi tutti ibridi.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

La Q7 si conferma l’ammiraglia a ruote alte dei quattro anelli: è fatta benissimo e si guida altrettanto bene, la scelta giusta magari per un professionista con famiglia al seguito o, facendo riferimento alla potente plug-in di questa prova, anche per chi è intrigato dalle prestazioni e dalla sfruttabilità di un SUV elettrico ma che non è ancora pronto al grande passo.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

È molto difficile che la Q7 passi inosservata, in primis per le dimensioni che sono da vera ammiraglia: la lunghezza infatti supera i 5 metri di sei centimetri, è larga 1 metro e 97 e alta 1 e 74. Con 3 metri di passo, 5 persone - o volendo anche 7 dato che tra gli optional ci sono due posti extra - viaggiano nel comfort più assoluto. In configurazione standard il bagagliaio supera gli 800 litri di capacità, ma sulla plug-in di questa prova parte da 650 perché sul fondo è stato ricavato lo spazio per la batteria del sistema ibrido.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

Lo spazio è comunque abbondante e regolare nelle forme. La soglia di carico è alta ma, da un pulsantiera sulla sinistra, è possibile abbassare le sospensioni pneumatiche. Sempre per via del pacco batterie, non c’è un doppiofondo dove riporre la cappelliera una volta tolta o la borsa con i cavi di ricarica. Non mancano poi un gancio e una presa da 12 V e, per ottimizzare lo spazio, i binari sul fondo dotati di quattro comodi anelli fermacarico.

I sedili della seconda fila sono scorrevoli ma regolati, nella posizione più avanzata, lasciano scoperta una fastidiosa fessura dove è facile far cadere inavvertitamente qualcosa. Se bisogna caricare oggetti alti, è possibile ripiegare su se stessi i sedili laterali posteriori, sennò abbattendo gli schienali in configurazione 40-20-40 si ricrea un enorme piano completamente piatto.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

Per quanto riguarda l'accesso alla seconda fila, l’altezza da terra è importante per cui si sale letteralmente in macchina. Difficile non trovare subito la posizione più comoda dato che i tre sedili singoli sono tutti sagomati, morbidi e comodi e, tra l’altro, possono scorrere indipendentemente l’uno dall’altro. Anche i più alti quindi viaggiano comodi anche a pieno carico, con lo spazio per ginocchia, testa e piedi che è sempre abbondante al centro. Sul tunnel ci sono due bocchette dell’aria, con altre due aggiuntive posizionate sui montanti centrale, la piccola plancia del climatizzatore trizona e due prese da 12 V.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

5,06 metri

Larghezza

1,97 metri

Altezza

1,74 metri

Passo

3,00 metri

Dentro

 

Bagagliaio

650 - 803 litri / 1.835 - 1.990 litri

Plancia e comandi

Chiudendo la portiera e salendo per la prima volta a bordo della Q7, ci si ritrova in un salotto in cui minimalismo e tecnologia convivono alla grande. Il livello di qualità percepita è altissimo così come l’attenzione ad assemblaggi e finiture. Attingendo dal listino, c’è una scelta vastissima tra superfici e rivestimenti.

Anche nella parte bassa del tunnel centrale si accoppiano bene superfici rigide, morbide e moquette, e la stessa cosa vale per la parte superiore della plancia, in plastica sì ma pregevolissima al tatto così come alla vista. Entrando dentro, poi, lo sguardo è calamitato dai tre schermi di infotainment e strumentazione che, integrati nella fascia orizzontale in nero lucido, rendono elegantissima e raffinata l’atmosfera. Che sia un abitacolo curato ce ne si accorge anche dai dettagli: in tutto ci sono due rotori e due tasti, dalla finitura simil metalllica, perfetti nel feedback tattile così come in quello sonoro.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

Il tunnel centrale è pulito nelle linee e dominato dalla cloche del cambio ma, a differenza di quanto ci si aspetterebbe, non c’è tanto spazio dove svuotare le tasche dato che c’è solo un vano a scomparsa con un piccolo slot per la chiave della macchina e due portabicchieri. Sotto il bracciolo centrale, dove ci sono due prese USB di tipo C, lo spazio è sufficiente per riporre lo smartphone e poco altro, mentre il cassetto davanti al sedile del passeggero e le tasche nelle portiere sono nella media.

Come va e quanto consuma

Che la Q7 sia un’auto comoda bastano veramente pochissimi metri per prenderne atto. In questo caso si sente che abbiamo cerchi da 22" perché l’assorbimento sulle asperità più pronunciate è piuttosto secco ma, in generale, si passa sopra le buche come se nulla fosse, e il merito è delle sospensioni a controllo elettronico che si adattano perfettamente al tipo di terreno su cui si sta viaggiando.

La sensazione di comfort totale passa anche - e soprattutto - dall’insonorizzazione: il rotolamento delle gomme si sente a velocità di crociera in autostrada così come i fruscii aerodinamici. Al contrario, il motore non si sente mai ma, quando alza la voce in accelerazione, lo fa con una timbrica decisamente piacevole.

Si tratta di un 3.0 V6 turbobenzina ibrido plug-in, per cui abbinato ad un motore elettrico alimentato da una batteria da 18 kWh di cui 14,4 utilizzabili. La potenza complessiva è elevata, tocca i 462 CV con ben 700 Nm di coppia, per cui le prestazioni sono eccezionali per un’auto che supera in marcia i 2.400 kg: la velocità massima è di 240 km/h mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h viene completata in 5,4 secondi.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

Basta quindi sfiorare il pedale destro per muoversi senza problemi in tutte le situazioni, ma c’è da dire che, considerando la massa in gioco, i consumi salgono esponenzialmente all’aumentare della velocità. È una macchina che, per certi versi, ti invoglia anche ad andare più forte perché, oltre alla potenza, l’assetto è sempre equilibrato e anche lo sterzo è leggero ma al tempo stesso preciso e progressivo.

Se si vuole un po’ più di punto, si può andare ad intervenire sulle diverse modalità di guida. Oltre alle classiche, ce ne sono alcune specifiche per questa versione che permettono di ottimizzare l’utilizzo della batteria a seconda della carica residua: si può scegliere se procedere solo in elettrico, sfruttare la sinergia tra i due motori oppure procedere con il termico per preservare la carica.

Convince il sistema che sfrutta il freno motore per ricaricare la batteria in base agli ostacoli che si trovano davanti rilevati attraverso il radar del cruise control adattivo. Se si ha strada libera e si lascia l’acceleratore, la macchina veleggia, mentre rallenta e regola la distanza quando individua un’altra auto davanti.

In contesto urbano si sente come la Q7 non si trovi un granché a suo agio perché le dimensioni sono decisamente extra large, soprattutto per quanto riguarda la lunghezza, ma per questo ci sono le quattro ruote sterzanti che aiutano parecchio. La visibilità è buona ma bisogna sempre fare attenzione perché davanti i montati sono massicci alla base. I sensori davanti e dietro sono di serie, ma le telecamere a 360° si pagano 1.220 euro.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

Capitolo consumi: A batteria carica, in modalità 100% elettrica si possono percorrere più 40 km con un consumo medio nel casa lavoro di circa 33 kWh/100 km. A batteria scarica e guidando in maniera molto fluida e oculata, si percorrono circa 9 km e mezzo con un litro in città, circa 11 e mezzo in extraurbano e 9 in autostrada a velocità di codice. Il tutto per una media di 10 km al litro, che corrispondono a 10 litri di benzina ogni 100 km.

Versione provata

 

Motore

3.0 V6 turbobenzina + motore elettrico

Potenza

462 CV

Coppia

700 Nm

Cambio

Automatico a 8 marce

Trazione

Integrale

Prezzi e concorrenti

Il listino parte dai 72.450 euro della Q7 45 TDI con il motore a gasolio mild hybrid da 231 CV in allestimento base. Il diesel, sempre mild hybrid, da 286 CV costa parte da 73.200, mentre per la top di gamma SQ7 con il V8 da 435 CV ne servono almeno 103 mila. Passando ai benzina, i prezzi vanno dai 76.600 euro della 3.0 mild hybrid da 340 CV agli oltre 105 mila della SQ7 da 507 CV.

Due le ibride plug-in a listino, una da 380 CV e la più potente da 462 a partire rispettivamente da circa 78 e da 97 mila euro. Tre gli allestimenti tra cui scegliere, con una differenza vicina ai 10 mila euro tra il primo e il top di gamma.

Audi Q7 restyling 2019, la prova su strada

La BMW X5 e la Mercedes GLE, senza dimenticare anche la Volvo XC90, sono le rivali dirette della Q7, simili per dotazioni - possono avere anche loro i 7 posti-, motori e prezzo, ma tutte leggermente più corte. Considerando la categoria, si possono prendere in considerazione anche la Volkswagen Touareg e la Porsche Cayenne che, tra l’altro, si basano sulla stessa piattaforma dell’Audi, e anche la Maserati Levante potrebbe essere una valida alternativa.

Infine, se si cerca un SUV ma con la linea da coupé, l’Audi Q8, la Mercedes GLE Coupé e la BMW X6 sono le prime candidate.

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