Il passato performante fa i conti con il presente teso al risparmio. Oggi la denominazione non riguarda le prestazioni
Tutti ricorderanno l'Italia del calcio campione del mondo nel 2006. Ma forse non tutti rammentano che alla fine di quell'anno il gruppo torinese presentò la versione 100 HP di Fiat Panda.
Interpretazione sportiva non solo nello stile ma pure nel carattere. A differenza di oggi, dove la denominazione Panda Sport non ha nulla a che fare con le prestazioni.
Realtà Vs Apparenza
La Fiat Panda 100 HP si presentava al pubblico con il corredo necessario per alimentare la sua identità sportiva. Badge rosso identificativo, calandra di colore nero, cerchi in lega da 15 pollici e un impianto frenante che guadagnava i dischi al retrotreno.

Era poi disponibile il kit Pandemonio che comprendeva le pinze dei freni di colore rosso e le strisce laterali adesive. A bordo il climatizzatore automatico dava uno pseudo tocco di classe, ma sostanzialmente tutto rientrava nella consueta produzione Panda.


Oggi i cerchi della Sport si presentano nel formato da 16 pollici e la carrozzeria assume toni più scuri per garantire una chiave di lettura più sportiva. Disponibile anche sulla nuova versione il kit Pandemonio, che tinge le pinze dei freni di colore rosso e oscura la vetratura posteriore. Tanta apparenza, ma poca sostanza.
Cattiveria Vs Parsimonia
Nel confronto a distanza è il motore il vero ago della bilancia. Da una parte il 1.4 Fire, già presente sull'allora gamma torinese fatta anche di Punto, Idea e Stilo, alimentato in questo caso da una potenza di 100 CV. La quota giusta per classificare la piccola di casa Fiat.

Dall'altra l'innovazione della tecnica sotto forma di mild-hybrid. I cilindri sono tre e non più quattro, mentre la cubatura scende a quota un litro.
Certo l'aspirazione naturale è condivisa da entrambe le unità, ma quella della Fiat Panda Sport è "condizionata" dall'elettrificazione, pronta si a dare una mano, ma soprattutto ad elidere consumi ed emissioni.


Preoccupazioni di scarso interesse per la 100 HP. L'unico elemento che le accomuna è il fatto che entrambe siano equipaggiate con un cambio manuale a 6 marce. Mentre il tasto City della più recente, era sostituito con quello Sport della più divertente: rendeva lo sterzo più duro e l'acceleratore più pronto.
Fotogallery: Fiat Panda 2020
Performance Vs Consumi
Stando ai numeri, le differenze tra Panda 100 HP e Panda Sport alimentano il divario. La prima passava da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi (9,5) e spuntava una velocità massima di 185 km/h. La seconda invece necessita di 14,5 secondi per toccare quota 100 km/h e il brivido della prestazione si limita a 155 km/h.

Consumi ed emissioni sono ovviamente a favore della Sport, i cui dati dichiarati si attestano intorno ai 4 l/100 km (nel ciclo combinato) e a 89 g/km di CO2. Diversa la faccenda riferita alla 100 HP, che ricordiamo essere una vettura del 2006. Infatti usciva dalla fabbrica con la "garanzia" di consumi pari a 6,5 l/100 km e di emissioni a 154 g/km di CO2.
Da cercare con cura
Nonostante le premesse la 100 HP non riscosse il successo sperato. I numeri furono sotto le attese. Per questo oggi non è tra le vetture più comuni che presenziano il mercato dell'usato. In ogni caso siamo ben lontani dalle quotazioni di una istant classic, quindi se il Pandino arrabbiato ha suscitato il vostro interesse, la media delle quotazioni è intorno ai 3.500 euro. Una spesa che dovrebbe valere la resa.