La Classe S sta alla gamma “classica” di Mercedes come la nuova EQS sta alle elettrifiche. Basta questo per avere un’idea di quanta attenzione i progettisti abbiano investito nella realizzazione della nuova ammiraglia a zero emissioni, la cui presentazione ufficiale è fissata per aprile e della quale abbiamo già preziose informazioni relative al design degli esterni

La grande berlina di lusso, la cui autonomia dovrebbe aggirarsi attorno ai 750 km, al contrario di EQC e di EQA beneficia di una nuova piattaforma costruttiva che prende il nome di EVA e che consente agli ingegneri un inedito sfruttamento degli spazi, a beneficio degli occupanti. In attesa del reveal ufficiale, Mercedes ha rilasciato nuovi dettagli sull’abitacolo e li vediamo in questo articolo. 

Gli interni sono rivoluzionari 

Protagonista indiscusso degli interni della EQS è il nuovo Hyperscreen, un sistema di tre display ad altissima definizione posizionati dietro al volante, al centro della plancia e davanti al passeggero anteriore. Un unico pannello di vetro ricopre gli schermi, dando l’idea di una grande superficie digitale che si estende su tutta la plancia.

Mercedes EQS

Il cruscotto ha una diagonale di 12,3”, quello centrale di 17,7” e quello dedicato al passeggero di 12,3”. Questi ultimi due sfruttano la tecnologia OLED, che disattiva i pixel che riproducono il nero in modo da dar vita a colori particolarmente brillanti, e sono entrambi dotati di feedback aptico, cioè una vibrazione del vetro sottostante che trasmette al dito la sensazione di aver premuto un tasto fisico.

Il display dedicato al passeggero anteriore consente di accedere a varie schermate per rendere i viaggi e i momenti di attesa durante le ricariche più piacevoli. Durante la marcia, alcune funzioni vengono disattivate se il sistema di telecamere si accorge che il guidatore ha distolto lo sguardo dalla strada. Per lo stesso motivo, se non è presente un passeggero anteriore, la schermata riproduce delle immagini decorative. 

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Da notare le bocchette d’aerazione a turbina: i designer ci hanno spiegato di averle volute lasciare circolari (la nuova Classe S le ha squadrate) per richiamare il mondo dell’auto classica, giocando quindi con il contrasto con l’avanzata tecnologia dell’Hyperscreen. 

Questa configurazione non è però di serie: sulle versioni dove non prevista come dotazione standard, la EQS presenta una configurazione del tutto simile a quella della Classe S (foto in basso). In entrambi i casi resta comunque il tunnel centrale a “ponte sospeso” che libera dello spazio in basso, tra i due sedili, dal momento in cui lo schema meccanico elettrico non prevede l’installazione di un albero di trasmissione.

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Ovviamente non può mancare un sistema d’illuminazione a LED completamente configurabile e capace di reagire agli input che gli occupanti danno attraverso l’MBUX di nuova generazione.

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Venendo all’arredamento degli interni, saranno disponibili due disegni per i sedili, tra i quali uno prettamente sportivo firmato AMG, e otto combinazioni cromatiche per i rivestimenti.

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Ancora, si può scegliere tra vari elementi decorativi, tra i quali alcuni in rilievo 3D in grado di cambiare in base alla luce che penetra nell’abitacolo o altri retroilluminati. Il video qui sotto mostra la cura dell'abitacolo.

MBUX, sulla EQS è “zero layer” 

Giunto alla sua seconda generazione (ha debuttato su Classe A nel 2018 ed è stato aggiornato nel 2021 con la Classe S), MBUX assume nuove funzionalità su EQS. Complici le superfici estese del display centrale, gli sviluppatori hanno fatto in modo che le funzioni più importanti in base alla situazione siano sempre posizionate nel livello più alto del campo visivo e, quindi, immediatamente identificabili.

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Il sistema è in grado di imparare le abitudini di guidatore e passeggero e poi riproporre proattivamente, in base l’orario, il periodo dell’anno o altri parametri come la posizione GPS, le preferenze memorizzate. Per esempio, l’altezza da terra della EQS può essere sollevata per evitare contatti negli ingressi più ripidi in garage oppure coi dossi. In questi casi MBUX registra la posizione GPS in cui l'utente ha utilizzato la funzione di sollevamento e, se l'auto si avvicina di nuovo a tale posizione, suggerisce autonomamente di sollevare l’assetto. 

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Presente, ovviamente, anche l’assistente vocale con intelligenza artificiale ancora più evoluta e anch’esso in grado di apprendere, in modo che gran parte delle istruzioni possano essere date senza staccare le mani dal volante. C’è anche la funzione di riconoscimento facciale, vocale e delle impronte digitali, così come già visto su Classe S. 

MBUX si estende all’head-up display, dotato di diverse schermate e funzioni avanzate come la navigazione in realtà aumentata, e ai sedili posteriori. Chi siede dietro, infatti, dispone di un massimo di tre schermi. Dietro ai poggiatesta anteriori possono essere installati due display da 11,6 pollici, mentre nel bracciolo centrale un tablet estraibile. Oltre ai microfoni che capiscono da quale sedile proviene il comando impartito, una serie di sensori è in grado anche di leggere i movimenti della testa e delle mani.

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