Dopo mesi di rumors e voci di corridoio lo scorso luglio si è realizzato ciò che in molti, fino a poche settimane prima, ritenevano impossibile: Rimac - giovanissima Casa automobilistica croata specializzata in hypercar elettriche - si prende Bugatti. O meglio, si mette in tasca il 55% della storica Casa francese, lasciando a Porsche il restante 45%.

Un passaggio di consegne epocale che oggi, a 4 mesi di distanza, viene perfezionato inaugurando di fatto una nuova vita per Bugatti, il cui futuro è destinato - come quello della stragrande maggioranza dei costruttori - a parlare la lingua dell'elettrico, potendo contare sul know how di Rimac e sulla capacità industriale e sulle tecnologie di Porsche. Ma prima c'è ancora il glorioso motore W16 da far cantare.

Ancora tanto da dire

In quel di Molsheim (che rimarrà il quartier generale di Bugatti) devono ancora essere "sfornate" le ultime 40 Chiron programmate, così da terminare la produzione delle 500 unità inizialmente previste. L'hypercar erede della Veyron, rigorosamente assemblata a mano con cura maniacale, rappresenta tanto per la Casa: la prima auto a superare la barriera delle 300 miglia orarie (482,803 km/h) di velocità massima, toccando quota 304,773 mph, pari a 490,484 km/h.

Valore sufficiente a farla diventare l'auto stradale più veloce del mondo, ma non iscritta al record ufficiale perché la prova è stata effettuata in un solo senso, mentre per essere omologato l'auto deve percorrere la stessa striscia di asfalto nei 2 sensi di marcia. Poco importa però, ciò che conta è quello che il W16 continua a fare in un'epoca di elettrificazione sempre più spinta.

Bugatti Divo
Bugatti Divo
Bugatti Centodieci
Bugatti Centodieci
Bugatti La Voiture Noire, il modello di serie
Bugatti La Voiture Noire

Un motore alla base anche delle varie Bugatti Divo, Centodieci e La Voiture Noire, modelli a tiratura limitata (o limitatissima nel caso della Voiture Noire, prodotta in appena un esemplare) e pronto per dire ancora una volta la sua sotto le forme estreme della Bolide, leggerissimo missile da pista in arrivo nel 2024. Ed eletta hypercar più bella del mondo.

Bugatti Bolide vince il premio di più bella hypercar del mondo 2021
Bugatti Bolide

Tra addii e benvenuti

Il via alla nuova vita di Bugatti porta con sé anche una serie di addii, quello di Stephan Winkelmann in primis. Il presidente di Bugatti infatti lascerà il proprio ruolo (ricoperto dal 2018) concentrandosi così unicamente su Lamborghini, anch'essa chiamata a scrivere una nuova e fondamentale pagina del proprio futuro con l'arrivo dell'elettrico.

Mate Rimac rivestirà il ruolo di CEO della Casa mentre il posto di Winkelmann verrà preso da Christophe Piochon, precedentemente Direttore Generale produzione e logistica di Bugatti.

Questa nuova società è la soluzione perfetta per tutte le parti coinvolte. Abbiamo posizionato il carismatico marchio tradizionale Bugatti per il futuro in un modo che gli permetta di continuare a creare valore. Bugatti incarna il fascino e la passione, mentre Rimac è sinonimo di potenza innovativa e competenza tecnica. Insieme, formano una potente azienda automobilistica

ha commentato Oliver Blume, numero uno di Porsche.