Manca sempre meno al lancio della nuova Mercedes C 63 AMG. Per la prima volta, la Classe C più sportiva adotterà un 4 cilindri ibrido plug-in, abbandonando del tutto il più voluminoso (e più pesante) V8.
Nonostante l’evidente downsizing, secondo le informazioni raccolte da Autocar potenza e prestazioni della C 63 saranno ancora più estreme.
4 cilindri che spingono come 8
La soluzione adottata sulla Classe C firmata AMG sarà alla base di una nuova famiglia di modelli sportivi. Sotto il cofano ci sarà il 2.0 4 cilindri M139 presente sull’A 45 AMG che, nella versione S, tocca i 421 CV e 500 Nm di coppia. Questa unità è stata ulteriormente elaborata per raggiungere i 477 CV e sarà supportata da un motore elettrico da 204 CV montato sulle ruote posteriori.
In totale, quindi, la Mercedes erogherà intorno ai 680 CV, ossia 170 CV più della rivale BMW M3 Competition. Senza contare che, nonostante il numero dei cilindri dimezzato, la coppia aumenterà di 50 Nm rispetto alla C 63 S attuale, per un valore complessivo di 750 Nm.
Motore più leggero, assetto più preciso
Sempre stando ad Autocar, il motore M139 adotterà un sistema elettrificato a 48 volt simile a quello presente sulla CLS 53 AMG e su altre AMG molto recenti. Il tutto sarà abbinato al cambio automatico a 9 rapporti con convertitore di coppia.
Inoltre, la nuova C 63 AMG sarà offerta esclusivamente con la trazione integrale 4Matic vista la domanda crescente dei clienti per questo tipo di configurazione.
Per quanto si tratti di un powertrain ibrido plug-in complesso, sulle Mercedes berlina e station wagon non mancheranno i vantaggi. Ad esempio, l’unità a 4 cilindri fa segnare sulla bilancia 48,5 kg in meno rispetto al V8 della C 63 AMG attuale e il suo peso è concentrato nella parte più bassa: due aspetti che sulla carta potrebbero migliorare ulteriormente stabilità e controllo per un’esperienza di guida ancora più precisa.
Non resta che avere ancora un po’ di pazienza prima di vedere i primissimi esemplari.
Fotogallery: Foto - Le Mercedes C 63 AMG berlina e station durante i test
Fonte: Autocar