Ci siamo di nuovo: il Governo rimette l'abolizione del superbollo sul piatto delle riforme. E questa volta l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sembra fare davvero sul serio. Dopo le numerose dichiarazioni da parte di vari esponenti infatti è stato presentato l'emendamento che prevede la cancellazione della sovrattassa per le auto con potenza superiore a 185 kW. 

Superbollo addio, i primi passi 

Il primo membro di Palazzo Chigi a uscire allo scoperto sulla questione abolizione superbollo è stato Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze, che aveva anticipato il progetto della maggioranza di eliminare i cosiddetti micro tributi durante una riunione delle commissioni Finanze di Camera e Senato.

Di questo gruppone fa parte proprio il superbollo, le cui entrate per lo Stato rappresentano poco più di 100 milioni di euro all'anno. Cifra che potrebbe essere recuperata in altro modo, liberando così il mercato delle auto più potenti di 185 kW. Alle parole di Leo sono poi seguite le dichiarazioni di Matteo Salvini. Vediamo con ordine.

Una lunga storia

Di abolizione del superbollo se ne parla da anni. La prima volta è stata nel 2013, con parlamentari e associazioni di settore a chiederla a gran voce al Governo guidato da Enrico Letta. Sappiamo tutti come è andata.

Da lì ciclicamente il tema è tornato in auge, con promesse elettorali poi disattese, disegni di legge finiti nel dimenticatoio e così via.

Poi il viceministro Leo, rispondendo alla domanda su micro tributi e superbollo posta da Andrea de Bertoldi, deputato di Fratelli d'Italia, aveva detto: "Penso che i tempi siano maturi per portare ordine in questa materia".

A conferma delle sue parole, erano arrivate le affermazioni del vicepremier Matteo Salvini, che aveva anche rilanciato sui biofuel: 

“Meno tasse e ossigeno per l’automotive: mentre siamo determinati affinché l’Europa consenta l’utilizzo di biocarburanti per le auto prodotte dal 2035, grazie all’intesa con il Mef del ministro Giancarlo Giorgetti vogliamo abolire il superbollo auto”.

 

Il 26 maggio ecco infine arrivare la conferma ufficiale, sempre per bocca di Salvini

Dalla cancellazione del superbollo auto all’estensione della flat tax: la Lega ha presentato emendamenti alla delega per la riforma fiscale di buonsenso e in linea col programma elettorale. Avanti, come sul nuovo Codice degli Appalti che velocizza i lavori, i nuovi cantieri aperti da Nord a Sud, il Ponte sullo Stretto. Si può fare

Una tassa giudicata inutile e controproducente, capace di procurare ben meno introiti rispetto a quanto ci si aspettava e di affossare il mercato delle supercar in Italia. In questo caso però bisogna fare una precisazione, in quanto i limiti imposti dalla legge non toccano unicamente super sportive firmate Ferrari, Lamborghini e simili. 

C'eravamo tanto odiati

Introdotto nel 2011 dal Governo Monti, il superbollo prevede il pagamento di 10 euro al kW per kW superiore a 185 (251 CV). Potenza ormai raggiunta anche da compatte (la Volkswagen Golf R arriva a 333 CV) e superata di slancio da berline medie, SUV e via dicendo. Anche se spesso c'è il "trucco".

VW Golf R (2021)

Volkswagen Golf R 

Il superbollo (così come il normale bollo auto) si applica infatti ai soli motori termici; non alla parte elettrica. Così, per esempio, una berlina plug-in come la Peugeot 508 PSE non sa nemmeno cosa sia il superbollo, nonostante la potenza di 360 CV (264 kW). Questo perché il 1.6 benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 CV sono frutto dei motori elettrici.

Peugeot 508 PSE plug-in, prova su strada

Peugeot 508 PSE

Abolizione superbollo, quando arriva?

La domanda ora è: quando verrà abolito il superbollo? Il Governo intende licenziare il testo entro l'estate, prima della chiusura del Parlamento. Avrà poi 24 giorni dalla data di entrata in vigore della legge per adottare i vari decreti. Abolizione del superbollo inclusa.