La nuova GLA è un crossover, non un SUV. In Mercedes ci tengono a precisarlo quando parlano di lei. Che poi significa dire semplicemente la verità: la GLA deriva dalla Classe A - dunque da un’auto “normale” - ma è stata evoluta per essere più pratica (è più alta da terra), spaziosa (è leggermente più lunga) e sfiziosa nello stile. La ricetta sulla carta è vincente, anche nelle dimensioni che rimangono compatte come vogliono sempre più clienti. Mentre il posizionamento di mercato la colloca come diretta concorrente dell’Audi Q3 e della BMW X1. QUELLA MANCIATA DI CENTIMETRI 13 centimetri di lunghezza (4,42 metri in tutto), 6 di altezza e 2 di larghezza. Sono i numeri che a parità di passo (2,7 metri) separano la Mercedes GLA dalla Classe A. E poi ovviamente c’è lo stile, più muscoloso e a tratti off road (ma dipende dagli allestimenti). Se il parallelismo è d’obbligo per un addetto ai lavori, è meno scontato per chi andrà ad acquistare questo nuovo crossover anche perchè Mercedes è riuscita a differenziare in modo intelligente i due modelli. A cominciare dal look. Se il profilo è molto simile a quello della Classe A, fatto salva la (lieve) maggiore altezza da terra, cambia la zona posteriore con un nuovo portellone più ampio, una fanaleria specifica e un paraurti più muscoloso per conferire, appunto, un look off road. Discorso analogo vale per il frontale che riprende alcuni stilemi delle sorelle maggiori GLK, ML e GL, quelle che sono dei veri SUV. GUADAGNA SPAZIO Dentro si respira un’aria “di famiglia” nel senso che la plancia e la strumentazione della GLA ricalcano l’impostazione della Classe A e della Classe B. Il che è un bene, secondo me, perché a livello di interior design stiamo parlando di due delle Mercedes più riuscite degli ultimi 30 anni. Tra l’altro sulla GLA, si respira un’aria di qualità superiore, che poi a ben vedere è solo una percezione favorita da alcune rifiniture specifiche come il rivestimento in radica della plancia e quello in pelle di sedili e pannelli porta. Precisazione doverosa: l’esemplare che ho provato (quello del video) è molto ben equipaggiato... Davanti la maggiore altezza da terra si percepisce poco e nulla, mentre seduti dietro si beneficia di qualche centimetro in più per le gambe e per la testa, mentre resta invariata la larghezza. Tradotto: si sta più comodi sulla GLA che sulla Classe A, ma lo spazio rimane “giusto” e comunque l’eventuale terzo passeggero viaggia stretto. Buona è anche la capacità del bagagliaio pari, sulla carta, a 421 litri, che si possono sfruttare bene grazie alla forma regolare del vano. E volendo c’è pure l’apertura elettrica del portellone (optional). SI GUIDA BENE Il fatto che la GLA non sia un SUV su strada non puo’ che essere un vantaggio. Perché l’auto non è più alta o meglio lo è talmente poco che la dinamica di guida non è penalizzata in termini di rollio, beccheggio e quant’altro. E poi non accusa chili di troppo, che sono l’altra variabile determinante per la guidabilità. Rispetto ad una Classe A ci sono dei vantaggi: la GLA è più confortevole perché la maggiore escursione degli ammortizzatori, per quanto minima, permette di assorbire meglio dossi e buche. Non è invece penalizzata la precisione di guida perché l’assetto è comunque fermo e lo sterzo che fra le curve è diretto e soprattutto non “finto”, come spesso accade con i sistemi elettro idraulici. Il motore che ho provato è quello più interessante per il nostro mercato, ovvero il diesel quattro cilindri 200 CDI da 136 cavalli abbinato alla trazione integrale 4MATIC, che è optional con un sovrapprezzo di ben 4.500 euro perchè include il cambio automatico a doppia frizione. Come vi spiego nel video, questo motore non riserva sorprese, nel senso che è ampliamente collaudato su numerosi modelli Mercedes e rispecchia tutti i pregi e difetti già noti. Consuma poco (la Casa dichiara 4,9 litri ogni 100 km – nella prova il computer di bordo ha segnato in media 6,2 litri) e ha una coppia robusta (300 Nm tra i 1.400 ed i 3.000 giri) che asseconda una marcia fluida soprattutto in abbinamento al cambio a doppia frizione 7G-DCT (+2.300 euro di optional che consiglio). Le prestazioni sono quelle che servono per viaggiare in sicurezza con la famiglia spendendo poco di gasolio. Chi ha il piede pesante invece, non rimane deluso dalla motricità del 4MATIC, ma sente la mancanza di qualche cavallo in più che può trovare nella variante 220 CDI da 170 CV. Ma secondo me il gioco non vale candela. Mentre non hanno proprio senso per la tipologia di auto i motori a benzina del GLA 200 da 156 CV e GLA 250 211 CV. PREZZI PREMIUM Vi ho già scritto che la GLA 200 CDI 4MATIC protagonista della video prova è molto ben equipaggiata. Fra allestimento Premium (quello più ricco), pelle, navigatore, Distronic Plus (il controllo di velocità che mantiene la distanza di sicurezza) si superano facilmente il 45.000 euro partendo da un prezzo listino già alto di 41.980 euro. Per spendere meno di 40 mila euro bisogna rinunciare alla trazione integrale 4MATIC e optare per l’allestimento Sport o Executive, che partono rispettivamente 34.210 euro (31.990 con cambio manuale) e 36.406 euro (34.186 con cambio manuale). La GLA 220 CDI da 170 CV parte invece da poco più di 38 mila euro, ma per tutti i dettagli vi rimando al nostro listino.

Fotogallery: Mercedes Classe A, CLA e GLA: nuove versioni e nuovi motori