Immaginate di essere Jim Ratcliffe, il fondatore e amministratore del terzo più grande gruppo petrolchimico chimico mondiale con un fatturato di 91 miliardi di dollari (dati del 2020), e di avere una grande passione per le auto. Nello specifico, le fuoristrada dure e pure come la Land Rover Defender. Perché non realizzarne una col proprio marchio?

A grandi linee, l’Ineos Grenadier è nata così. Concepita per essere la “vera” erede della Defender, si tratta di un mezzo senza alcun tipo di compromesso e che mette in discussione praticamente tutti i trend attuali nel mondo dell’auto.

E noi siamo saliti a bordo in anteprima italiana a Campodarsego (PD), sede della Carraro, una delle aziende partner di Ineos nel progetto della super off-roader.

Nata dalle sinergie

Ineos, che non aveva mai progettato un’auto prima d’ora, ha dovuto stringere varie collaborazioni per trasformare la propria visione in realtà. Nel concreto, una della partnership più importanti è quella col Gruppo Carraro. L’azienda è specializzata nella produzione di veicoli fuoristrada per l’agricoltura e il movimento terra e ha fornito gli assali rigidi, una delle principali componenti del telaio a longheroni.

Ineos Grenadier, la prova di Motor1.com

Ci sono poi gli altrettanto fondamentali contributi di Magna Steyr (che ha pensato all’ingegnerizzazione), Brembo (per l’impianto frenante), Frap (per sospensioni e sterzo) e BMW (produttrice di motore e cambio).

Unendo tutti i pezzi si ottiene una fuoristrada vecchio stampo.

Boxy e personalizzabile

Prima di tutto, ecco le dimensioni: l’Ineos è lunga 4,93 m, larga 1,93 m e alta 2,03 m. In generale, si tratta di un fuoristrada che sfida tanti trend attuali del mondo dell’auto e che, secondo l’azienda, ha l’obiettivo di colmare un “buco” creatosi con l’uscita di scena della vecchia Defender

E se l'obiettivo dell’auto è quello di creare modelli aerodinamici, ecco che l’Ineos mostra con orgoglio le sue forme squadrate.

Ineos Grenadier, la prova di Motor1.com

Il design è stato motivo di discussione tra Land Rover ed Ineos viste le accuse di plagio rivolte al brand di Jim Ratcliff. Il tribunale inglese, però, ha stabilito “l’innocenza” del gruppo petrolchimico, il quale ha potuto proseguire nello sviluppo dell'auto.

Nel complesso, le linee sono anche molto semplici. Questo perché l’auto è una sorta di “foglio bianco” e può essere personalizzata con accessori come scalette, protezioni, snorkel e serbatoi aggiuntivi attingendo alla lunga lista di optional ufficiali e non.

Ineos Grenadier, la prova di Motor1.com

Davanti si trova una mascherina di forma regolare che ingloba i fari LED circolari e i fendinebbia al centro, mentre in basso si notano i paraurti smussati per migliorare l’angolo d’attacco e due ganci rossi per tirarsi fuori dai guai nelle situazioni più difficili.

Anche nel posteriore il design è minimalistico e non può mancare la ruota di scorta a vista. C’è poi l’aggiunta stilistica del doppio terminale di scarico cromato.

La dotazione di base per l’off-road è notevole: trazione integrale permanente, pneumatici BF Goodrich All-Terrain, tre differenziali bloccabili (centrale, avanti e dietro), placche di protezione per il sottoscocca, capacità di traino di 3,5 tonnellate e, come vedremo nel test-drive fuoristrada, cambio automatico a 8 rapporti con marce ridotte sviluppato dalla ZF.

A bordo di un jet

Un’altra tendenza delle auto moderne è quello di ridurre al minimo la presenza di comandi della plancia e di concentrare il tutto nello schermo touch dell’infotainment. La Grenadier, però, è vecchio stampo.

Il cockpit sembra quello di un jet con una console centrale piena di pulsanti per gestire climatizzazione e altre funzioni per comfort e intrattenimento. Sopra la testa dei passeggeri, invece, sono presenti altri comandi con le varie impostazioni per il fuoristrada, come il bloccaggio dei differenziali.

Ineos Grenadier

Il piccolo cruscotto digitale e lo schermo da 12,3” dell’infotainment alzano il tasso tecnologico dell’abitacolo. Quest’ultimo include la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto e un sistema di navigazione specifico per l’off-road che consente di salvare il percorso a ritroso.

Nel complesso, comunque, l’Ineos può contare sul 50% in meno di centraline elettroniche rispetto ad altre auto: un vero punto di forza in epoca di crisi dei chip e un sollievo per le officine.

Per il resto, gli interni conservano lo spirito pratico tipico dei fuoristrada. I sedili Recaro, infatti, sono in resistente tessuto e sono pensati per essere lavati. Per i più esigenti, comunque, sono disponibili anche i rivestimenti in pelle.

Ineos Grenadier

L’area di carico è regolare e piuttosto ampia. Sono presenti anche delle guide laterali per sistemare bagagli e attrezzature. Ricordo che questo è un esemplare a 5 posti, ma l’Ineos sarà disponibile anche in versione autocarro N1 a 2 posti (per avere ancora più spazio per i materiali da lavoro) o con cassone. Ed è prevista anche una versione a 7 posti per uso “civile”.

Il fuoristrada è il suo mestiere

Come si diceva, i motori sono di origine BMW. Anche in questo caso, l’Ineos va controcorrente e si affida a propulsori non elettrificati per ridurre al minimo la complessità. Ecco, quindi, i 6 cilindri in linea 3 litri turbo benzina e turbodiesel con omologazione Euro 6d con potenze di 285 CV e 249 CV. Il cambio automatico è lo stesso ZF a 8 rapporti di tanti altri modelli dell’Elica.

E se c’è ancora chi si fida poco di un modello così giovane e poco conosciuto (a differenza delle blasonate rivali Defender, Wrangler e Bronco), ecco una curiosità: l’Ineos è stata testata per 2 milioni di chilometri negli ambienti più estremi della Terra. Dal caldo asfissiante della Valle della Morte negli Stati Uniti, fino al Nord della Svezia. In mezzo, l’esame superato con lode sul Monte Shöckl, il terreno di prova della Mercedes Classe G.

Alla guida, la Grenadier è come ce la si aspetta: sembra di essere su un vero carro armato di lusso. Questo perché si riesce a superare ogni ostacolo senza problemi, ma in un ambiente curato e silenzioso.

L’assorbimento è molto efficace ed è sorprendente la trazione nei punti più difficili. Dico “sorprendente” perché, a differenza delle rivali, qui non ci sono modalità di guida specifiche per roccia, sabbia o fango. L’Ineos è così di natura ed è pronta fin da subito per prove di questo tipo.

A mio avviso, l’unico difetto per la guida in fuoristrada riguarda le dimensioni: 1,93 metri di larghezza sono tanti nelle strade di montagna o campagna più strette. Ma è anche vero che rivali come la Defender e la Mercedes Classe G non sono meno ingombranti.

Prezzi e disponibilità

Dal 30 settembre è aperta la fase di pre-ordine della Grenadier. Chi ha già manifestato il suo interesse negli scorsi mesi può collegarsi sul sito ufficiale di Ineos e procedere alla configurazione. Dal 14 ottobre, invece, la prenotazione è aperta a tutti con un deposito rimborsabile di 450 euro.

Ineos Grenadier

Le prime consegne avverranno nell’estate 2022 attraverso una rete di 10 venditori in Italia con contratto di agenzia. Il prezzo è uguale in tutta Europa ed è di 60.500 euro (IVA inclusa, senza IPT e messa su strada).

Naturalmente, l’auto si potrà ordinare anche negli showroom nel corso dei prossimi mesi e si potrà scegliere con omologazione autovettura M1 o come autocarro omologato N1 a 2 o 5 posti. Successivamente, arriverà la Grenadier a 7 posti e l’autocarro in versione pick-up.

L’Ineos è venduta con una garanzia di 3 anni e servizio di soccorso stradale tramite le officine Bosch Car Service e i “flying doctor” per problematiche speciali.

Fotogallery: Ineos Grenadier, la prova di Motor1.com

Ineos Grenadier

Motore 3.0 6 cilindri in linea diesel
Potenza 249 CV
Coppia Massima 550 Nm
Trasmissione Automatico a 8 rapporti + 8 ridotte
Trazione Integrale permanente
Peso 2.700 kg
Posti a sedere 5
Capacità di traino 3.500 kg
Prezzo base 60.500 euro