Il fenomeno Dacia continua, con Sandero e Duster che, mese dopo mese, stanno conquistando le posizioni alte nella classifica delle auto più vendute in Europa. Nonostante questo, c'è ancora chi potrebbe cadere nel pregiudizio, ricordando, magari, la prima Logan di inizio anni 2000.

In occasione dei Dacia Days 2023 sono stato invitato in Romania per visitare lo stabilimento di Mioveni, a un paio d'ore di macchina da Bucarest, da cui ogni anno escono circa 350.000 esemplari tra Duster, Sander, Logan e Jogger. È uno dei fiori all'occhiello del Gruppo Renault ed è anche l'esempio perfetto per dimostrare come l'essenzialità sia la chiave vincente anche in ottica industriale.

Una fabbrica dal rendimento altissimo

Per l'occasione ho avuto modo di visitare lo stabilimento di Mioveni. Si tratta di un imponente complesso industriale inaugurato nel 1968 che, oggi, è la sede produttiva storica del Brand. Proprio qui, infatti, è iniziato tutto con la 1100 (basata sulla Renault 8) e la 1300 (basata sulla Renault 12).

Da quel momento lo stabilimento non si è più fermato, con l'intera linea di produzione che nel corso degli anni è stata periodicamente aggiornata: oggi è completamente indipendente e accoglie all'interno tutti i reparti necessari per la produzione di più modelli, dalla carrozzeria ai reparti meccanici, dalla fonderia alla verniciatura.

Giornate Dacia 2023

Dacia, la fabbrica di Mioveni (Romania)

Ogni anno escono dai cancelli di Mioveni circa 350.000 Dacia tra Duster, Sandero Stepway, Logan e Jogger, un'auto ogni 50-55 secondi considerando tre turni di lavoro al giorno per cinque giorni a settimana. Lo stabilimento lavora a pieno regime perché la richiesta di mercato è altissima come confermano i numeri di vendita che, prendendo in considerazione il mercato italiano, vedono la Sandero e la Duster stabili tra le prime posizioni nella classifica dei modelli più venduti.

Allargando i confini all'Europa il discorso è lo stesso, con Dacia che è tra i brand più richiesti in quasi ogni paese. La domanda è talmente alta che la produzione dei singoli modelli viene distribuita su più stabilimenti, con Mioveni che viene supportato da quello di Tangeri, in Marocco, per la produzione della Sandero - l'auto più venduta a clienti privati dal 2017 ad oggi - e che dal secondo trimestre del 2024 accoglierà anche la Jogger.

Giornate Dacia 2023

Dacia, la fabbrica di Mioveni (Romania)

Le tre chiavi del successo

Denis Le Vot, numero uno di Dacia, non ci ha girato troppo intorno:

"Il segreto del successo? La nostra è una filosofia che trasformiamo in un potente modello di business basato su 3 pilastri importanti: design to cost, leggerezza ed efficienza produttiva. Partiamo dal primo: noi dobbiamo ringraziare Renault perché senza di loro Dacia non esisterebbe, a maggior ragione oggi dato che la Sandero, per esempio, condivide con la sorella Clio praticamente tutta la meccanica. Sicuramente starete pensando che clonare un'auto esistente sia facile: avete ragione, ma non è questo quello che ha fatto Dacia.

La cosa più complicata per noi è stato prendere la Clio, guardarla, analizzarla a fondo e renderci conto di tutte le cose che, in ottica di essenzialità, avremmo potuto togliere senza andare a scapito del comfort e della dinamica di guida. E così abbiamo fatto. I sedili a regolazione elettrica sono un esempio perfetto, aggiungono peso e, diciamoci la verità, sono quasi inutili in questo segmento. Li abbiamo tolti così come abbiamo fatto per molte altre componenti. La nostra è una ricerca che si basa appunto sull'essenziale, su ciò che conta davvero e non sulla ricerca delle ultime tecnologie".

Un modello come la Sandero ha richiesto l'impegno di 3.000 ingegneri per due anni interi: da fuori sembra facile, ma per raggiungere risultati - e soddisfazioni - di questo tipo ci vogliono tempo e costanza. Il secondo punto chiave è la leggerezza: un'auto leggera si muove tranquillamente con motori piccoli, per questo anche sulla Duster il 1.0 turbo a benzina va più che bene e rispetto alla media del segmento garantisce le stesse prestazioni con circa 30 CV in meno. Un motore piccolo, poi, consuma di meno ed emette meno CO2.

Infine, per quanto riguarda l'efficienza industriale servono investimenti mirati nel tempo e un'attenta ottimizzazione dei processi. La gamma prodotti è semplice, una piattaforma per più modelli e poche motorizzazioni, con un'organizzazione del lavoro su tre turni e un'altissima percentuale di materie prime e prodotti provenienti dalle zone limitrofe agli impianti per abbattere costi e tempi di consegna.

Tutto questo è più che sufficiente per avere un'idea ben precisa di quella che, sotto sotto, è la vera forza di Dacia che così facendo è arrivata in pochissimi anni a conquistare gran parte dei mercati europei potendo assicurare un prodotto dal prezzo altamente competitivo e assolutamente in linea con le esigenze del mercato. Il modello di vendita, infatti, è estremamente semplice, con prezzi trasparenti (non ci sono sconti) e uguali in tutte le concessionarie. Questo aumenta il valore residuo e fidelizza il cliente.

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Dacia, la fabbrica di Mioveni (Romania)

Tante novità in arrivo: dalla Bigster alla segmento C

Nei prossimi anni assisteremo ad un rinnovamento totale della gamma Dacia. Nel 2024 arriverà la nuova Duster, sempre prodotta a Mioveni e basata sulla piattaforma CMF-B, di cui però non sappiamo ancora nulla se non che adotterà anche lei il motore full hybrid già introdotto su Jogger. Se siete curiosi, potete cliccare qui per dare un'occhiata ai muletti camuffati che sono già stati avvistati su strada più volte.

Sempre nel 2024 sarà la volta della nuova Spring che avrà un nuovo look ma probabilmente manterrà lo stesso powertrain attuale da 65 CV di potenza, mentre nel 2025 arriverà il SUV di segmento C Bigster. Sempre sulla stessa piattaforma arriveranno in futuro anche una compatta della stessa categoria della Volkswagen Golf per diversificare l'offerta ed entrare a tutti gli effetti nel segmento C - che è quello trainante del mercato europeo - e la nuova Sandero nel 2027.

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