L'onda lunga è arrivata. Le nuove immatricolazioni ad ottobre segnano una flessione del 35,7% rispetto allo stesso mese del 2020 (101.015 unità vs 157.188). Un crollo previsto e legato a diversi fattori, in primis alla persistente carenza dei componenti elettronici che non lascia neanche intravedere possibili miglioramenti a breve.
Il crollo del mercato assume così, con i dati di ottobre (mese in cui c'è stato anche un giorno lavorativo in meno rispetto al 2020), una consistenza ancora maggiore e difficilmente si potrà recuperare entro il 31 dicembre. La crisi dei chip fa prendere all'Unrae una chiusura del 2021 con un volume complessivo non superiore a 1.500.000 unità.
E gli incentivi? Secondo l'Associazione che rappresenta le case esterne operanti in Italia sono efficaci "per lo sviluppo delle motorizzazioni a basse, bassissime e zero emissioni", come dimostrano i numeri: la quota di mercato delle auto “alla spina” è salita al 12% (BEV al 7% e PHEV al 5%) e quella delle ibride HEV al 35,2%. Tuttavia non sono risolutivi.
I provvedimenti "estemporanei varati a più riprese dal Governo, secondo una logica tipicamente emergenziale e con fondi sempre largamente insufficienti - scrive l'Unrae - , non riescono ad incidere con efficacia sulla ripresa del mercato, come dimostra il recente stanziamento di 65 milioni di euro a favore delle vetture della fascia di emissioni 0-60 g/Km di CO2 esaurito nell’arco di un giorno, dalle 10:00 del 27 ottobre alle 14:00 del giorno dopo". Un meccanismo dove però, come vi abbiamo spiegato in questo articolo, c’è una falla da sanare.
Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, dice:
"Non ci stancheremo di ripetere che gli incentivi per l’Ecobonus debbono essere rifinanziati seguendo una strategia di lungo periodo".
Prezzi lievitati per le auto nuove e usate
Che la crisi dei chip avrebbe portato ad una scarsa disponibilità di auto lo avevamo appunto previsto ed ora, da un'inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor, emerge che a fine ottobre ben il 99% dei concessionari ha dichiarato di avere giacenze di auto nuove insufficienti a soddisfare la domanda. La situazione ha iniziato a riflettersi sui prezzi di vendita che ora più della metà dei concessionari (il 54%) vede in crescita.
E non va meglio alle auto usate, i cui prezzi stanno aumentando (a giugno venivano giudicati alti dal 21% dei concessionari, adesso dal 60%).
I dati complessivi del mercato auto sull'usato ci dicono che da gennaio c'è stato un incremento delle vendite pari al 18% sul 2020 (ma una flessione del 18,2% sullo stesso periodo 2019) e ad ottobre il calo è stato del 16,8% sul 2020 (297.892 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture).
L'auto ibrida si conferma leader di mercato
Guardando i dati nel dettaglio, ad ottobre - grazie gli incentivi e all’offerta di prodotto - più di un'auto immatricolata su tre è ibrida (35,2%); con le full hybrid all’8,2%, le mild hybrid al 27%, le ibride plug-in al 5% e le BEV al 7%.
Le benzina e diesel continuano per la discesa e si fermano al 25,8% e 18% di quota (30,2% e 23% nel cumulato); le GPL al 7,7% e quelle a metano sono precipitate all’1,4%.
Tra gli utilizzatori i privati mantengono una quota piuttosto stabile, al 66% (in linea con il mercato hanno perso più di un terzo dei volumi). Il noleggio a lungo termine sale al 17,8% nel mese - rispetto al 17,4% dei primi 10 mesi -, così come le società (al 6,1%), mentre il noleggio a breve termine scende (1,4% in ottobre, 4,8% in gennaio-ottobre).
Pochi segni positivi
Nel mese di ottobre il Gruppo Stellantis - con tutti i marchi in flessione - registra 35.790 unità ovvero il 41,68% in meno rispetto al 2020; la quota di mercato passa così dal 39,04% al 35,43%. Non va meglio al Gruppo Volkswagen (13.109 unità, -44,29%), al Gruppo Renault (10.924, -25,69%) e a quello Toyota (6.194 unità, -29,24%).
Hyundai, invece, registra una crescita (4.362 unità, +7,2%); così come - con volumi molto contenuti - DR Motor (907 527, +72,11); Tesla (89 unità, +39%); Great Wall (51 unità, +183,33%); Ferrari (55 unità, +25%) e Aston Martin (5 unità, +150%).
Le auto più vendute
La Fiat Panda si conferma ancora una volta l'auto più venduta in Italia (a ottobre ne sono state immatricolare 11.130 unità e nei primi mesi dell'anno ben 96.801). Numeri che difficilmente verranno superati entro la fine dell'anno visto il grande distacco con la seconda classificata: la Fiat 500.
Ad ottobre la 500 sale sul secondo gradino del podio con 3.310 unità (da gennaio 39.259) e la Lancia Ypsilon è terza con 3.015 (38.316 da inizio anno). Di seguito la Top ten completa del mese, in cui si segnala l'ingresso della Peugeot 2008.
- Fiat Panda (11.130)
- Fiat 500 (3.310)
- Lancia Ypsilon (3.015)
- Citroen C3 (2.401)
- Renault Captur (2.176)
- Jeep Compass (1.895)
- Jeep Renegade (1.878)
- Dacia Sandero (1.872)
- Peugeot 2008 (1.843)
- Volkswagen T-Cross (1.798)
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