Il record era nell'aria e ora è ufficiale: il 2021 di Ferrari si è chiuso con 11.155 auto vendute, pari a un aumento del 22% rispetto al 2020 (annus horribilis per il mondo auto e non solo) e del 9,18% se paragonato al 2019, quando con 10.131 immatricolazioni Maranello superò per la prima quota 10.000 "rosse" consegnate.
Un anno da incorniciare anche per quanto riguarda l'aspetto finanziario: l'utile netto è pari a 833 milioni di euro a +37% rispetto al 2020, con ricavi netti pari a 4,27 miliardi, anche in questo caso in aumento rispetto al 2020 (+23,4%) e +13,4% se si prende in considerazione il 2019.
Modello vincente
Chiaramente soddisfatto l'ad di Ferrari Benedetto Vigna, che ha commentato
I risultati finanziari record del 2021 dimostrano ancora una volta la forza del nostro modello di business. Abbiamo gestito attentamente una raccolta ordini impressionante, in linea con la nostra strategia volta a perseguire una crescita controllata e a preservare l'esclusività del marchio
Una crescita che nel 2021 ha visto arrivare novità importanti da Maranello, dalla 296 GTB - la coupé che ha riportato il motore V6 sotto un Cavallino, accompagnato questa volta da un sistema ibrido plug-in per un totale di 830 CV - alla SP3 Daytona, la nuova Ferrari Icona che segue lo spirito delle SP1 ed SP2 Monza.
E proprio una gamma prodotto mai così ricca ha determinato la crescita del fatturato, spinta in particolare dalle performance della famiglia SF90 e delle speciali, oltre che dei programmi di personalizzazione che hanno generato un forte valore aggiunto.
Il 2021 è stato anche l'anno della Ferrari 812 Competizione, semplicemente la Ferrari termica più potente di sempre, col V12 aspirato a quota 830 CV. Novità che se da una parte seguono la tradizione, dall'altra evolvono - sotto il segno dell'elettrificazione - i motori Ferrari. In attesa delle 2 grandi rivoluzioni.
2022: l'anno del FUV
Questo sarà infatti l'anno del debutto della Ferrari Purosangue, il primo SUV (o meglio, FUV) col Cavallino Rampante sul cofano. Un modello strategico per la Casa, più volte avvistato durante i test su strada e, che entrerà ufficialmente in produzione nel 2022 con probabile presentazione a settembre e con (anche qui siamo ancora nel campo delle ipotesi) lo stesso powertrain della Ferrari 296 GTB.
Unità che potrebbe rappresentare il top di gamma per la Purosangue, per la quale potrebbero esserci differenti opzioni sotto al cofano, compreso il V8 biturbo della Ferrari F8 Tributo, anche se per lui potrebbe avvicinarsi il momento della pensione.
La Purosangue sarà dunque la grande novità Ferrari per il 2022, o meglio, la principale delle 2 novità con cui Ferrari completerà il programma di 15 lanci in 5 anni annunciato in occasione dei Capital Market Days del 2018.
L'ingresso in un segmento così prolifico come quello dei SUV, anche se con un prodotto ai vertici per esclusività, dovrebbe già bastare da solo a generare un'ulteriore impennata dei volumi, anche se a tutti gli effetti la Casa conta di entrare nel vivo con le consegne con il 2023.
Grazie a tutto questo, a Maranello prevedono di migliorare ancora non soltanto l'attuale record di vendite, ma anche gli utili. Secondo le stime infatti i ricavi 2022 per il Cavallino saranno di circa 4,8 miliardi di euro, contro i 4,3 del 2021, con adjusted Ebitda tra 1,65 e 1,70 miliardi, contro gli 1,53 del 2021.
Crescita costante che non conosce crisi, con gli uomini di Maranello impegnati anche per dare forma e sostanza alla prima Ferrari elettrica della storia. Con lei l'appuntamento è fissato per il 2025, in tempo per dare il via allo sprint finale verso l'obiettivo della neutralità nelle emissioni di carbonio che, come la Casa ha ribadito presentando l'ultimo bilancio di sostenibilità, è previsto per il 2030.
Nel frattempo, sul fronte dell'etica aziendale, Ferrari ha anche annunciato di aver ottenuto per la prima volta la certificazione dell'equità retributiva tra uomini e donne per le sue attività negli Stati Uniti, e per il secondo anno consecutivo in Italia..