Vi ricordate quando Elon Musk, due anni e mezzo fa, ha presentato la Tesla Model 3 come l’auto elettrica da 35.000 euro, cioè quella accessibile “a tutti”? Be’, proprio nei giorni in cui la Model 3 è arrivata ufficialmente anche in Italia, io ho guidato altre due elettriche che già realizzano quella promessa: la Kona electric prima e ora la Kia e-Niro.

Vale a dire una sorta di sorella maggiore della Hyundai, quindi sempre in grado di fare 400 km con una ricarica in condizioni reali, ma con più spazio nella zona posteriore e nel bagagliaio. Come cioè si aspetta chi vuole seriamente comprare un’auto elettrica con cui fare tutto, mettendo in conto appunto più o meno la stessa cifra (parliamo di circa 40.000 mila euro per la Kia e-Niro) che Tesla aveva promesso con la sua Model 3.

Sono queste le riflessioni che mi sono venute in mente guidando per la prima volta la Niro elettrica, che sulla carta quindi è l’auto a batterie che più si avvicina alla “normalità” delle auto tradizionali a benzina o a gasolio. Provo a spiegarmi meglio - oltre che nel video - in questo articolo.

Ottieni e-Niro

Com'è

Partiamo dalle considerazioni più pratiche su cui si regge il mio discorso. Finora, infatti, tra le auto elettriche più sfruttabili a livello di spazio interno rapportato alle dimensioni esterne, ci sono modelli come la Renault Zoe (poco più di 4 metri di lunghezza, 338 litri di bagagliaio), la Volkswagen e-Golf (lunghezza 4 metri e 25 cm, bagagliaio 340 litri), la Hyundai Kona EV (4 metri e 18 cm, 332 litri) e la Nissan Leaf (lunghezza 4 metri e 49 cm, bagagliaio 435 litri). Ma la Kia e-Niro batte tutti con 4 metri e 38 di lunghezza esterna e 451 litri di capacità minima del bagagliaio, meglio anche della già citata Tesla Model 3 (4 metri e 69 e 425 litri rispettivamente). 

Kia, e-Niro (2019) im test

Per il resto, la Niro fuori si riconosce rispetto alle versioni ibride soprattutto per la griglia frontale sigillata (con presa di ricarica integrata, a rischio però negli urti da tamponamento), per i diversi paraurti anteriore e posteriore, per i cerchi in lega aerodinamici e per le finiture blu nell’abitacolo, con al centro un rotore al posto della leva del cambio che, tra l’altro, lascia anche più spazio per gli oggetti e il per il freno a mano elettrico al posto del terzo pedale delle altre Niro.

Come va

L’esperienza di guida della Kia e-Niro è praticamente identica a quella della Hyundai Kona electric, e cioè da riferimento per tutti nella categoria delle auto elettriche. Questi due modelli condividono batterie, motore elettrico ed elettronica di gestione. Anche sulla Kia Niro l’energia immagazzinabile nel pacco di accumulatori può essere di 39 kWh o di 64 kWh, con una potenza di trazione rispettivamente di 100 kW (136 CV) tra 2.600 e 8.000 giri/min oppure 150 kW (204 CV) tra 3.800 e 8.000 giri/min. Nei due casi, la coppia del motore è di 395 Nm, tra 0 e 2.400 giri/min o tra 0 e 3.600 giri/min, ma in generale quello che fa la differenza nel dare soddisfazione a chi guida è prima di tutto la calibrazione "di fino" di questo progetto di auto elettrica coreana.

Kia, e-Niro (2019) im test

Dalla gestione dell’erogazione della potenza alla taratura del sistema di recupero di energia in frenata, sia usando il pedale del freno vero e proprio - con una risposta molto naturale - sia per come le decelerazioni possono essere usate a proprio favore con le palette dietro al volante, come vi racconto nel video. Migliorabile invece la rapidità dello sterzo, e non si tratta di una considerazione da "fissati" della guida sportiva perché la facilità con cui il motore elettrico vi fa prendere velocità è tale che ci vorrebbe un comando con meno ritardi negli inserimenti. Buone notizie, d'altro canto, dal computer di bordo: nel video vi dico com'è andata per quel che riguarda i consumi.

Curiosità

Forse lo sapete già, perché probabilmente lo avrete sentito o letto altre volte: ogni giorno la stragrande maggioranza di noi usa la macchina per meno di 100 km. E quelle volte che facciamo viaggi più lunghi, tipicamente ci fermiamo una volta ogni 2 ore per fare una pausa.

Kia, e-Niro (2019) im test

Morale della favola: è su queste considerazioni che i modelli più recenti di auto elettriche “si stanno tarando” (in base a quanto permesso dalle attuali batterie) per iniziare a convincere le persone a convertirsi all’auto elettrica. Per la quale, quindi, la cosa migliore da fare al giorno d’oggi - in attesa che la tecnologia faccia diminuire i tempi di ricarica - è usare un caricatore dedicato in garage per fare il pieno di elettricità partendo ad esempio da un 20% di carica residua in circa 6 ore nel caso della Kia e-Niro, con un assorbimento di potenza di 7,4 kW a 32 A in corrente alternata e 230 V di tensione.

Più o meno vuol dire che ogni ora che passa equivale ad aggiungere 50 km di autonomia. Parlando invece delle colonnine rapide da 100 kW a corrente continua, quelle che si usano nei lunghi trasferimenti, per riempire la batteria della e-Niro- sempre dal 20 all’80% - ci vogliono 50 minuti.

Quanto costa

I prezzi definitivi non sono ancora ufficiali, ma realisticamente la Kia Niro elettrica dovrebbe partire da circa 38.000 euro per la versione da 39 kWh e da 42.000 euro per quella da 64 kWh. Come detto all’inizio, quindi, a metà strada tra la cugina più piccola Hyundai Kona electric e la Tesla Model 3, che in Italia per ora è solo disponibile nell’allestimento più potente da circa 60.0000 euro. In attesa, dunque, che arrivi la variante da 35.000 - 40.000 euro annunciata da Elon Musk, per il momento è la Kia e-Niro l’auto elettrica più simile ad una macchina normale che possiate comprare.

Fotogallery: Kia e-Niro

Kia e-Niro

Motore AC sincrono a magneti permanenti
Trasmissione riduttore con rapporto fisso
Trazione anteriore
Batteria 64 kWh
Potenza 150 kW (204 CV)
Coppia Massima 395 Nm
Accelerazione 0-100 km/h 7,8 secondi
Velocità Massima 167 km/h
Consumi 15,89 kWh/100 km
Emissioni 0 g/km
Autonomia in elettrico 455 km (WLTP)
Prezzo base 38.000 € (da definire)