A Ingolstadt ci stanno prendendo sempre più gusto coi SUV coupé e dopo la Q8 la famiglia si è allargata, prima con la Q3 Sportback (un vero successo) per poi proseguire sia con la gamma elettrica e le e-tron Sportback e Q4 e-tron Sportback, sia con quella classica. Ed è qui che si inserisce l'Audi Q5 Sportback, la versione più filante del SUV medio tedesco.
Un look che promette di non compromettere abitabilità e capacità di carico, abbinato solo ed esclusivamente a motorizzazioni elettrificate: da una parte una ricca gamma mild hybrid - sia diesel sia benzina - dall'altra un powertrain ibrido plug-in disponibile in 2 step di potenza
Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzo
Esterni
Prima di tutto le misure, per inquadrarla subito: 4,69 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza, 1,66 di altezza e 2,82 di passo. Misure praticamente identiche a quelle della Q5 classica, vestite però con un look più “modaiolo” e che, a differenza delle rivali BMW X4 e Mercedes GLC coupé, non danno vita a un piccolo accenno di coda, limitandosi a creare un piccolo spoiler sistemato subito sotto il lunotto.

Eleganza mischiata alla giusta dose di sportività, mixata alla classica griglia single frame con un disegno leggermente differente e altri piccoli dettagli che variano a seconda dell'allestimento scelto.
Interni
Si parlava di spazio, ed ecco i numeri: da 510 a 1.480 litri di capacità di carico, qualcosa meno rispetto alla Q5 normale ma nulla che rischi di rovinare le vacanze della famiglia. L'Audi Q5 Sportback quindi non penalizza il bagagliaio con le sue forme da coupé, nè tantomeno il comfort dei passeggeri.

Il tetto infatti scende nel punto giusto, vale a dire dietro la testa dei passeggeri posteriori, così da creare problemi solo a chi supera di slancio il metro e novanta di altezza. Per tutti gli altri lo spazio non è un problema per gambe e testa. O meglio, non è un problema per chi siede ai lati: il passeggero di mezzo infatti deve fare i conti con tunnel della trasmissione molto ingombrante, seduta e schienale piuttosto bombati e duri.

Davanti invece la ricetta è quella che abbiamo già visto sulla Q5 restyling: monitor sulla parte alta della plancia, strumentazione digitale, pulsanti fisici per climatizzatore e selezione delle modalità di guida. Niente schermi aptici come sulle ultime novità di casa Audi e se da una parte i fan dei comandi fisici esulteranno, dall'altra il rischio di distrarsi più del dovuto per agire sul monitor centrale non è così remoto. Meglio quindi usare i comandi vocali, disponibili di serie.
Intorno c'è la classica cura Audi per i dettagli, senza sbavature o imperfezioni, anche là dove le plastiche morbide lasciano spazio a elementi più duri.
Guida
Se il plug-in da 299 o 367 CV è la grande novità, il 2.0 TDI mild hybrid da 204 CV promette di fare la parte del leone sul mercato italiano. Perché se è vero che ormai il diesel è considerato il nemico numero uno, l'omologazione ibrida lo libera da - alcuni - blocchi del traffico e considerando la natura dell'auto è facile che ci si percorrano decine di migliaia di chilometri all'anno. Ed è qui che il diesel può ancora dire la sua.

Anche perché 204 CV pochi non sono e i 500 Nm di coppia che lo accompagnano lo fanno muovere bene, nonostante la massa si avvicini alle 2 tonnellate. Specialmente se si mette la modalità di guida Dynamic, dove il motore è ben più pronto ed è accompagnato dal cambio automatico che "tira" maggiormente le marce e lo sterzo più pronto. Nelle altre modalità la docilità la fa da padrona, col risultato di essere meno brillanti e ritrovarsi con uno sterzo un po' più pigro.

A completare il quadro ci sono l'assetto sportivo di serie, efficace nel tenere a bada il rollio, al quale si possono preferire (come optional) gli ammortizzatori idraulici o le sospensioni pneumatiche adattive, e la trazione Quattro Ultra. Sistema che normalmente aziona unicamente le ruote anteriori, facendo passare coppia e potenza all'asse posteriore solo in determinate situazioni.
Un modo per avere la trazione integrale permettendo allo stesso tempo di risparmiare sui consumi che, al termine della prova sui dolci saliscendi delle Langhe, sono stati di 8 litri per 100 km.
Curiosità
Dalla Q5 classica la Sportback eredita anche le luci posteriori OLED (si, come quelle dei moderni smartphone e televisori), ovvero – per usare un termine tecnico – diodi a emissione di luce organici suddivisi qui suddivisi in tre nuclei che in grado di regalare 3 differenti firme luminose – selezionabili tramite il sistema di infotainment – e varie animazioni quando si accende o si spegne l’auto. Inoltre, se un'auto si avvicina a meno di 2 metri dal posteriore, si accendono tutti e 3 gli elementi per segnalare pericolo.

Prezzi
L'Audi Q5 Sportback parte da Prezzo 54.250 euro, riferiti alla versione col 2.0 TDI da 163 CV, mentre l’entry level a benzina è il 2.0 TFSI da 265 CV: 65.500 euro. Al top c'è la l'Audi SQ5 Sportback: 341 CV e sistema mild hybrid a 48V per 86.100 euro. Le versioni ibride plug-in partono invece da 62.750 per quella da 299 CV e 74.100 per la versione da 367 CV. Il mild hybrid da 204 CV parte invece da 56.250 euro.

Di serie ci sono frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, cruise control, luci full LED, climatizzatore trizona, il sistema di infotainment da 10,1” con assistente vocale, strumentazione digitale (tranne per l’allestimento base). La lista degli optional al solito è ricchissima con luci matrix led anteriori e oled posteriori, vari sistemi di assistenza alla guida di Livello 2, diversi materiali per l’interno (pelle, legno, fibra di carbonio e così via), head up display e altro ancora.