Soltanto il nome non se lo aspettava nessuno: la nuova scoperta a 2 posti di Maserati, derivata dalla MC20 e battezzata MC20 Cielo, ampiamente annunciata e molto attesa, ha rinnovato una tradizione ricca di illustri precedenti.
In fondo, come molte altre, anche la Casa del Tridente è letteralmente nata con vetture "aperte", come era consueto per chi negli Anni '20 e '30 costruiva auto da competizione mono o biposto. Mentre le vere e proprie decapottabili, cabriolet o appunto Spyder prettamente stradali sono arrivate non troppo tempo dopo. Eccone una rassegna
Maserati A6G 2000 Spyder
Dopo un prototipo del 1940 basato sulla A6G 1500, Maserati inaugura la famiglia delle scoperte con l'erede di quel modello.

Progettata da Alfieri Maserati, con motore a 6 cilindri dotato di basamento in ghisa (ecco spiegata la sigla A-6-G), la versione 2000 può arrivare a 100 CV di potenza e dal 1952 è proposta in configurazione aperta a 2+2 posti, con carrozzeria disegnata e costruita da Pietro Frua in 5 esemplari.

Maserati A6G 54 Gran Turismo Spyder
L'evoluzione della 2000 Spyder arriva nel 1954 sempre con la firma di Frua ma un motore 2 litri più potente, da ben 150 CV, di diretta derivazione sportiva, che spinge quest'auto, costruita in circa 10 unità più un paio di versioni speciali negli anni seguenti (di cui una firmata da Zagato), a oltre 200 km/h.

Maserati 3500 GT Spyder
Il compito di costruire le carrozzerie per la nuova granturismo di lusso che Maserati introduce nel '57 è oggetto di una vera gara tra carrozzieri: dopo alcune proposte dello stesso Frua e di Touring, che si aggiudica la coupé, la Spyder è infine affidata a Vignale (ma su disegno di Michelotti), che ne costruisce circa 250 inclusi i prototipi dal '59 al '64. La 3500 GT ha un 6 cilindri da 3,5 litri che arriva a oltre 230 CV ed è predisposta per montare l'aria condizionata.

Maserati Mistral Spyder
Proprio nel 1964 il testimone della 3500 GT viene raccolto dalla Mistral, che propone la stessa impostazione e il motore da 3,5 litri (poi affiancato da 3,7 e 4 litri da 245 e 255 CV) ma una linea più snella e moderna e dimensioni più contenute, con lunghezza di appena 4,5 metri, 30 cm in meno La Spyder, disponibile da subito, passa dunque dalla configurazione 2+2 ai 2 posti secchi. Ne vengono prodotti circa 120 esemplari in 6 anni.

Maserati Ghibli Spyder
Nel 1969 arriva l'ancor più moderna Ghibli, considerata uno dei capolavori di Giorgetto Giugiaro che la disegna per conto del centro stile Ghia. Anche di questa viene realizzata una Spyder a 2 posti che viene ufficialmente costruita in poco più di 120 esemplari, ma negli anni diverse coupé, la cui produzione risulterà 10 volte maggiore, saranno modificate e trasformate. Il motore è per la prima volta un V8, da 4,7 litri e oltre 300 CV.

Maserati Biturbo Spyder
Dopo la Ghibli occorre qualche anno per rivedere una decapottabile con il Tridente: accade, un po' a sorpresa, con la Biturbo, la controversa rivoluzionaria sportiva degli Anni '80 che nell'86 viene proposta in una variante, la Biturbo Spyder, a passo accorciato e 2 soli posti con il motore V6 sovralimentato da poco meno di 200 CV. Nel 1991 il suo design viene rinfrescato da Zagato ed è ribattezzata semplicemente Maserati Spyder.

Maserati Spyder
Il nome Maserati Spyder viene ripreso nel 2001 per un modello completamente nuovo, evoluzione della 3200 GT del 1998 che non è mai stata proposta come vettura aperta, arriva però poco prima della coupé, presentata poco più tardi. Rispetto a questa ha il passo accorciato e 2 posti secchi. Il motore è un nuovo V8 aspirato da 4,2 litri e 390 CV di origine Ferrari accoppiato al cambio robotizzato Cambiocorsa.

Maserati MC12
Il dettaglio passa quasi inosservato, ma la supercar MC12 del 2004 nasce con una configurazione "targa", ossia con il tettuccio rigido asportabile, anche se a bordo non c'è posto per alloggiarlo. Dunque, una 2 posti che volendo si guida all'aria aperta, ma con i 630 CV del 6.0 V12 posteriore centrale di origine Ferrari (la base è la stessa della Enzo Ferrari) e la velocità massima di 320 km/h è comunque consigliabile il casco. Ne esistono soltanto 50 omologate stradali.

Maserati GranCabrio
Coupé e Spyder sono sostituite nel 2007 e nel 2009 da GranTurismo e GranCabrio, derivate dalla contemporanea Quattroporte e tra le più belle Maserati di sempre. La GranCabrio conserva i 4 posti quasi comodi, vista la lunghezza che sfiora i 4,9 metri ,e debutta direttamente con il motore più potente, il V8 da 4,7 litri e fino a 450 CV. Rimane in produzione 10 anni totalizzando 11.700 esemplari e con un'erede in arrivo nel 2023.

Maserati MC20 Cielo
Ultima nata tre scoperte, la Maserati MC20 Cielo concentra passato e futuro in forme compatte e nervose, 2 posti con tettuccio in cristallo a opacità variabile ben protetto da un pannello della carrozzeria e condivide lo stesso motore V6 Nettuno da 630 CV della berlinetta MC20.