Cosa succederà alla gamma Fiat del futuro, dopo che la Casa italiana ha detto addio alla Punto e medita di abbandonare il segmento A? Come verranno sfruttate le future sinergie con PSA? Domanda fondamentali alle quali, fino a oggi, era davvero difficile – se non impossibile – dare risposta.

A rispondere ci ha pensato chi Fiat la guida, vale a dire Olivier François, a capo del brand e intervistato dai colleghi del magazine francese l’Argus. Un’intervista che ha svelato molto, specialmente per quanto riguarda il futuro della Fiat Panda e dei segmenti A e B, da sempre cari alla Casa torinese.

Poker di Panda

Proprio dal “pandino” si parte. Un modello che nel 2020 compie 40 anni e si prepara a mettere su famiglia, dando vita a un’inedita variante di 4 modelli, non necessariamente chiamati Panda (come avviene invece ora con la famiglia 500). Un futuro che, come dice François, “Deve democratizzare l’elettrificazione” e che riprenderà alcuni concetti espressi dalla Centoventi, la concept elettrica presentata allo scorso Salone di Ginevra.

La Centoventi prefigura, in termini di caratteristiche e di spirito, il futuro del Panda e della nostra offerta del segmento B

Nello specifico ci saranno 2 modelli di segmento B, quello presidiato in passato dalla Fiat Punto, con un modello definito cool e minimalista ma non low cost che viene definito “la Panda del futuro” mentre il secondo modello sarà più grande e rivolto alle famiglie. Ci saranno poi anche un modello di segmento C, che potrebbe prendere il posto della Tipo, e uno di segmento D lungo tra i 4,5 e i 4,6 metri. E potrebbe trattarsi di SUV o crossover, modelli che vanno per la maggiore.

Fotogallery: Fiat Concept Centoventi

Il futuro della 500

Se la futura famiglia di Fiat Panda verrà spalmata su 3 segmenti – B, C e D – il segmento A sarà il terreno di caccia della Fiat 500, con la nuova generazione (100% elettrica) attesa al debutto al Salone di Ginevra 2020 e in vendita a partire dal prossimo settembre. Un modello con un posizionamento premium che renderà la piccola prodotta a Mirafiori una sorta di Tesla urbana, affiancata dalla versione più tradizionale mossa dal nuovo sistema mild hybrid e che rimarrà in vendita fino a quando il mercato lo permetterà.

A rimanere a listino ci sarà anche la 500X, con la nuova generazione sempre fedele allo spirito da SUV, naturalmente differente dalla sua controparte appartenente alla famiglia Panda. Discorso diverso invece per la 500L, per la quale François vorrebbe un futuro non più da monovolume ma con stile differente.

Quali piattaforme?

Nell’intervista il numero uno di Fiat non ha parlato di tecnologie e piattaforme, anche se è facile immaginare come – grazie alla fusione con PSA – la Casa potrà beneficiare dei pianali del gruppo francese, specialmente del CMP utilizzato per ora da DS 3 Crossback, Opel Corsa e Peugeot 208.

Una piattaforma capace di ospitare sia tradizionali motorizzazioni benzina e diesel sia motori elettrici, con le batterie montate sotto il pavimento per non rubare spazio ad abitacolo e vano bagagli.