Niente di strano sul fatto che Ford abbia scelto la crossover compatta per dare il via all'elettrificazione massiccia della sua gamma con il piano Go Further, opo il relativo torpore degli ultimi anni: la Casa dell'ovale ci ha abituati negli anni ad arrivare a volte un po' in ritardo sulle novità e sulle tendenze ma a farlo in modo equilibrato, con proposte che si sono rivelate ben calibrate su gusti ed esigenze del mercato: un esempio è proprio Kuga, Suv compatto creato sulla base della Focus, che ha debuttato nel 2008 quando molte concorrenti erano prossime già alla seconda generazione, ma rivelatasi un successo immediato e duraturo.

Maturato con la seconda generazione, esportata anche negli USA come sostituta della Escape, oggi con la terza generazione di Kuga in arrivo verso fine anno si appresta a rilanciare la sfida a tutte, ma proprio tutte, le più interessanti SUV/Crossover compatte. Vediamo in questa sfida “a ruote ferme” quali sono i suoi argomenti.

Aria da orientale

Per anni siamo stati indecisi se considerare le Ford vetture di scuola americana, pensando alla nazionalità del marchio, o tedesca (visto che di fatto i modelli europei nascevano in Germania) ma a guardare gli ultimi modelli le similitudini più forti sotto l'aspetto del design sono con l'oriente e la corea in particolare.

Ford Kuga 2019

La grande calandra, di forma vagamente esagonale e il profilo dei fari denotano infatti una certa somiglianza con Hyundai Tucson mentre la coda ha qualcosa in comune con le ultime crossover Mazda, anche se con fari più grandi e meno elaborati. Ingenerale, uno stile che pinta sulla plasticità delle forme più che sugli spigoli, distaccandosi dal grosso della produzione delle marche europee.

Misure al top

Non ci stanchiamo di ripeterlo, il downsizing che il mondo dell'auto ha sventolato con tanta insistenza a inizio millennio si è concretizzato quasi esclusivamente nei motori mentre le taglie hanno continuato a crescere: anche Kuga incrementa ancora le dimensioni piazzandosi ben oltre il limite sempre più effimero dei 4,5 metri.

Fotogallery: Nuova Ford Kuga e le concorrenti

Allungata di quasi 9 cm (di cui 2 nel passo) ha infatti raggiunto i 4,61 metri, sorpassando Mazda CX-5 e persino Toyota RAV4, si è allargata di 4 cm fino a sfiorare il metro e 90. Solo l'altezza, in omaggio alle tendenze che vogliono le auto più profilate, è diminuita di un paio di cm ma resta tra le più elevate.

Dimensioni a confronto

Marca e modello Lunghezza Larghezza Altezza Passo
Citroen C5 Aircross 4.510 mm 1.860 mm 1.705 mm 2.730 mm
Ford Kuga 4.613 mm 1.882 mm 1.682 mm 2.710 mm
Hyundai Tucson 4.475 mm 1.849 mm 1.646 mm 2.670 mm
Jeep Compass 4.420 mm 1.820 mm 1.650 mm 2.640 mm
Kia Sportage 4.480 mm 1.855 mm 1.645 mm 2.670 mm
Mazda CX-5 4.550 mm 1.842 mm 1.680 mm 2.698 mm
Nissan Qashqai 4.390 mm 1.800 mm 1.595 mm 2.626 mm
Opel Grandland X 4.477 mm 1.856 mm 1.609 mm 2.675 mm
Peugeot 3008 4.450 mm 1.840 mm 1.620 mm 2.675 mm
Renault Kadjar 4.450 mm 1.840 mm 1.600 mm 2.647 mm
Seat Ateca 4.360 mm 1.840 mm 1.600 mm 2.640 mm
Skoda Karoq 4.382 mm 1.841 mm 1.603 mm 2.638 mm
Subaru Forester 4.625 mm 1.815 mm 1.730 mm 2.670 mm
Toyota RAV4 4.595 mm 1.855 mm 1.660 mm 2.690 mm
Volkswagen Tiguan 4.486 mm 1.839 mm 1.673 mm 2.681 mm

Dentro più spazio e flessibilità

Ancora niente 7 posti, in realtà poco diffusi tra i SUV del segmento C fatta eccezione per quelli che hanno affidato l'incarico a specifici modelli come Volkswagen Tiguan Allspace, Seat Tarraco, Skoda Kodiaq e Nissan X-Trail.

Ford Kuga 2019

Arriva però la novità, piuttosto rara in questa categoria, del divano scorrevole, che amplifica i cm conquistati con la crescita dimensionale (stando ai primi dati le sedute si sono allungate di quasi 6 cm davanti e di quasi 4 dietro) consentendo di portare la zona per le gambe dei passeggeri posteriori fino a oltre un metro oppure di privilegiare lo spazio di carico facendogli guadagnare 67 litri rispetto ad un volume standard non ancora dichiarato.

Tutti gli ibridi su un'auto sola

Dal punto di vista motoristico, la novità principale è la presenza contemporanea di offerte con vari gradi di elettrificazione: si parte infatti dal mild-hybrid, l'ibrido leggero a 48 Volt con batteria al litio, applicato al 2.0 turbodiesel da 150 CV che riceve dal motore/starter elettrico un aiuto allo spunto e in accelerazione. Battezzato EcoBlue Hybrid, questo sistema ha pochi rivali, tra cui i mild-hybrid di Sportage e Tucson (il secondo da pochissimo anche con motore 1.6) che sono stati e sono tuttora pionieri di questa soluzione, o la prossima Subaru Forester che lo applica però ad un 2 litri boxer a benzina.

Si prosegue con l'ibrido vero e proprio, in due distinte versioni a benzina, una classica “a circuito chiuso” con motore 2.5 a ciclo Atkinson e varianti a due e quattro ruote motrici, perfetto per andare a intaccare la leadership della regina delle ibride Toyota Rav4.

Anche plug-in

Con la stessa meccanica di base sarà proposta anche la variante Plug-in Hybrid, con batteria ricaricabile alla spina: annuncia 225 CV, consumi medi di 1,2 litri per 100 km e 50 km di autonomia elettrica, caratteristiche che la mettono in concorrenza con la prossima versione ibrida di Peugeot 3008 la quale però offre la trazione integrale con un secondo motore elettrico al posteriore.

Ford Kuga 2019

Non mancheranno comunque motorizzazioni più convenzionali, pur se dotati di tecnologie per il risparmio energetico come la disattivazione dei cilindri, come i 1.5 turbobenzina tre cilindri Ecoboost da 120 e 150 CV che andranno a competere con i 1.0 e 1.5 TSI che il Gruppo Volkswagen propone su Tiguan, Arona e Karoq e derivati. Oppure i turbodiesel 1.5 e 2.0 EcoBlue con potenze fino a 190 CV, alienate alle offerta top di praticamente tua la concorrenza. Inoltre, per tutti i turbodiesel ci sarà un cambio automatico a 8 rapporti.

Connettività avanzata

Il sistema multimediale è il Sync 3, uno dei più efficaci e riusciti del panorama e su Kuga si arricchisce di un modem integrato Ford Pass Connect che permette di disporre di un hotspot wi-fi capace di connettere fino a 10 dispositivi.

Ford Kuga 2019

Inoltre, dispone di funzioni avanzate come la localizzazione della vettura, lo stato del veicolo inclusa la riserva del carburante, il bloccaggio/sbloccaggio da remoto delle serrature e la chiamata d'emergenza eCall. Qui rappresenta un primato, perché per trovare qualcosa di simile bisogna salire ai segmenti superiori o rivolgersi a marchi premium.

ADAS, più di un passo avanti

L'assistenza attiva alla guida unisce ai dispositivi ormai immancabili ma con interessanti upgrade, come il Wrong Way Alert che segnala il rischio di imboccare strade contromano, o l'Evasive Steering Assist che aiuta ad evitare eventuali ostacoli unendo alla frenata d'emergenza una manovra di “scarto” assistita.

Fotogallery: Nuova Ford Kuga

Anche in questo caso sono implementi che si iniziano a vedere su vetture di segmento superiore come la rinnovata Volkswagen Passat ma non ancora trapiantate su Suv compatti. Arriva invece relativamente “tardi” l'head up display, che Mazda, ad esempio, offre già non soltanto sulla CX-5 ma persino sulla più piccola CX-3.

Allestimenti, da ST Line a Vignale

La tendenza ad offrire una gamma di allestimenti molto caratterizzati, che spaziano dall'elegante allo sportivo, è piuttosto diffusa tra i SUV e crossover anche non premium e chi ancora non vantava un'offerta completa si è presto adeguato, come Hyundai Tucson per cui è appena stato annunciato il pacchetto N Line.

Ford Kuga 2019

Tuttavia Ford ha una marcia in più, perché alle caratterizzazioni ST Line e Titanium aggiunge il ricercato e “griffato” livello Vignale, che ne fa quasi un altro modello.