Nel 2022 appena iniziato, Mercedes festeggerà i 40 anni dalla nascita della 190, capostipite della dinastia di vetture medie evoluta nella Classe C che oggi rappresenta una delle serie più importanti per volumi, contando anche i molti modelli da essa derivati.
Non è un caso, dunque, che anche lo stabilimento di Brema, dove si produce questa famiglia di vetture, sia ad oggi uno dei più importanti in assoluto per il colosso tedesco: non soltanto per estensione e volumi, per i quali occupa posizioni di vertice insieme a quello di Sindelfingen, ma anche perché qui ha preso di fatto il via l'era elettrica con la nascita di EQC, il primo modello della nuova famiglia a zero emissioni.
La casa delle medie
Il sito di Brema non è stato fondato da Mercedes: la sua nascita, che risale al 1938, si deve alla Borgward, che l'ha edificato per la produzione di berline e sportive di prestigio, attività proseguita fino ai primi Anni '60 quando, con il fallimento della Casa, è passato sotto il controllo della Hanomag, a sua volta acquisita da Daimler-Benz.
I primi modelli ad essere costruiti qui, parallelamente agli stabilimenti di Stoccarda e Sindelfingen, sono state le berline medio-superiori W114/115, seguite dalle W123 e W124 e dalla successiva Classe E W210, fino al 2003. La vera svolta, come già accennato, è però arrivata nel 1982, con l'avvio della produzione della 190, prima Mercedes di classe media, e della successiva Classe C W202.

Con quest'ultima, che oltre ad introdurre la variante Station Wagon ha fatto da base a nuovi modelli come CLK e SLK, la produzione europea di questa famiglia di modelli si è definitivamente stabilita a Brema, assieme a quella della SL, che ha iniziato ad essere prodotta qui con la serie R129 del 1989.

Una fabbrica, 12 modelli
Brema ha dunque tenuto a battesimo anche i SUV di classe media, sempre derivati dalla Classe C, iniziando da GLK nel 2008 per proseguire con GLC, anche in variante Coupé, da cui nel 2018 è derivato EQC, il primo modello elettrico capostipite della gamma EQ oggi sviluppatasi sia nei segmenti inferiori sia in quelli superiori.
Con il suo arrivo, e prima dell'uscita di scena della SLK/SLC avvenuta nel 2020, le linee di assemblaggio di Brema hanno stabilito un nuovo record arrivando ad accogliere contemporaneamente ben 12 diversi modelli.
Una flessibilità fortemente voluta e attuata con un piano di ammodernamento realizzato nel 2016 attraverso un investimento da 750 milioni di euro servito anche per implementare l'efficienza energetica e le tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale e della produzione di rifiuti.

Produttività da record
Quello di Brema è tuttora uno degli stabilimenti Mercedes più grandi d'Europa e uno dei primi al mondo: con oltre 1,5 milioni di metri quadri e 12.500 addetti, è secondo per estensione e personale impiegato soltanto al sito di Sindelfingen e a quello di Stoccarda, attiguo al quartier generale della Casa, nel quale però non si producono attualmente auto ma scocche, motori e componenti.
Nel 2020, malgrado le difficoltà dovute alla pandemia, Brema è invece risultato primo assoluto per unità prodotte, toccando quota 324.000 e battendo proprio Sindelfingen, fermatosi a 319.000.
Oggi, Brema si conferma riferimento per la Classe C, che con la serie W206 torna ad essere prodotta qui in entrambe le versioni principali (della W205 si produceva soltanto la familiare), e per la GLC, coordinando anche le fabbriche di Stati Uniti e Sudafrica.
In aggiunta a queste e alla già citata EQC, qui si assemblano la nuova Mercedes-AMG SL e le varianti coupé e cabriolet della Classe E, che in quanto discendenti delle CLK continuano a utilizzare in realtà una piattaforma di derivazione Classe C.

Dalle ultime "termiche" alle nuove elettriche
Il futuro di Brema resta strettamente legato al segmento D: qui, infatti, prenderanno forma le nuove sportive CLE, che torneranno a unificare in un solo modello (due, considerando coupé e cabriolet), le sportive derivate da Classe C ed E, che saranno anche tra le ultime vetture a motore endotermico lanciate da Mercedes prima della totale conversione all'elettrico annunciata a partire dal 2025.

Nel frattempo, vedremo uscire dai suoi cancelli la prossima GLC e la seconda generazione di EQC che con tutta probabilità darà vita a sua volta a una famiglia di varianti. Sempre dal 2025, poi, anche Brema inizierà a produrre nuovi modelli con acciaio ottenuto tramite nuovi processi a basse emissioni di CO2, che contribuiranno ad abbassare indirettamente l'impronta di carbonio della produzione di questi modelli dai grandi volumi e a raggiungere l'obiettivo della neutralità fissato per il 2039.
La scheda di Brema
Inaugurazione | 1938 (produzione Mercedes dal 1968) |
Proprietà | Daimler AG, (dal 2022 Mercedes-Benz AG) |
Collocazione | Sebaldsbrück, Brema, Germania |
Superficie complessiva | 1.514.516 metri quadri |
Dipendenti impiegati | 12.500 |
Capacità produttiva | oltre 320.000 unità l'anno |
Altre attività | Bremen Customer Center |
Modelli attualmente prodotti | Classe C (tutte le varianti), GLC e GLC Coupé Classe E Coupé e Cabriolet, SL, EQC |
Modelli storici più importanti prodotti | Serie 200 (W1147115), W123, W124, Classe E (W210), 190 e Classe C (tutte), SLK/SLC, SL (dalla R129 in poi) |
Modelli di prossima produzione | Nuove GLC, CLE, EQC II (2024) |