Il 2020 che – finalmente – volge al termine verrà ricordato da tutti come l’anno che ha sconvolto il mondo per colpa della pandemia da coronavirus. Un evento epocale e mondiale, capace di sconvolgere praticamente ogni aspetto della nostra vita.
Guardando al mondo dell’auto sono stati numerosi i contraccolpi avvertiti, da crisi economiche a fabbriche modificate per produrre mascherine e respiratori, passando per vendite crollate e piani economici stravolti. Ma non è tutto qui, perché questo 2020 è stato segnato da tanti altri avvenimenti importanti, ecco quali sono.
Il coronavirus
E torniamo ancora al COVID-19, flagello che ha stravolto (forse in maniera definitiva) l’universo dell’automotive. Sono successe talmente tante cose legate alla pandemia che non basterebbe un trattato per raccontarle tutte, e a volte anche noi abbiamo fatto fatica a stare dietro a tutti gli stravolgimenti, molti dei quali ancora in atto.
Affidandoci ai freddi numeri si parla di più di 4 milioni di auto prodotte in meno rispetto al 2019 (-22,3%) a causa delle chiusure forzate degli stabilimenti, e questo nella sola Europa. Tutto il mondo infatti ha visto fermare le linee produttive, con perdite per miliardi di euro, con alcune rimesse poi in moto per produrre mascherine, respiratori ed altri materiali per combattere la pandemia.
Guardando alla sola Italia i numeri sono impietosi: immatricolazioni in costante diminuzione rispetto al 2019, con l’abisso di aprile e il suo storico -97,5%, per qualche migliaio di auto vendute. La domanda è una sola: quando (e come) si riprenderà il mondo dell’auto?
E poi il lockdown, con tutto il mondo chiuso in casa e gli italiani alle prese con i diversi moduli per l'autodichiarazione e un fine anno all'insegna di zone rosse e arancioni, con limitazioni agli spostamenti.
La corsa agli incentivi
Diretta conseguenza del tracollo del mercato, gli incentivi auto sono stati adottati dalla stragrande maggioranza dei paesi europei, per cercare di arginare un’emorragia drammatica. In Italia le discussioni sono state lunghe e solo a settembre il Governo ha varato un piano economico a sostegno dell’acquisto di auto nuove, con un budget da molti ritenuto inadeguato.
Non vogliamo entrare nel merito e il loro beneficio lo hanno apportato, ma nel solo mese di settembre (l’unico del 2020 con segno + nelle immatricolazioni), con il fondo destinato alle auto con emissioni comprese tra 91 e 110 g/km di CO2 evaporato in pochissimi giorni.
La speranza che è gli incentivi auto per il 2021 (approvati con la Legge di Bilancio) possano sostenere in maniera più organica il mercato.
E alla fine arrivarono i monopattini
Altra conseguenza diretta dell'emergenza coronavirus è stata l'alba di un nuovo concetto di mobilità, la micromobilità. Mai come quest'anno si è parlato di monopattini elettrici, biciclette a pedalata assistita (mezzi per i quali ci sono stati incentivi ad hoc) e così via. Un ricorso al fare di necessità virtù, con i mezzi pubblici a mezzo servizio e la paura delle amministrazioni comunali di intasare le strade con auto private.
I risultati sono stati molteplici: dal fiorire di nuove piste ciclabili (alcune, bisogna dirlo, studiate male) a sempre più cittadini - giovani e meno giovani - a girare su piccoli mezzi elettrici a 2 ruote.
La Fiat 500 diventa elettrica
L’elettrico rappresenta ormai una realtà per molti costruttori e all’appello mancava Fiat, che nel 2020 ha colmato la lacuna con la presentazione dell’attesissima 500 elettrica. Un modello completamente nuovo che con la 500 normale ha in comune solo lo stile generale.
Autonomia superiore a 300 km, spazio in più e il classico look vintage che ha sancito il successo della 500 rinata nel 2007 sono gli ingredienti per una citycar che rappresenta il primo passo verso una nuova vita a emissioni zero per FCA, con l’impianto di Mirafiori come centro nevralgico per l’offensiva a batterie.
Addio ai saloni?
Il 2020 sarà ricordato anche per l’anno senza eventi pubblici. Con i lockdown più o meno prolungati infatti ogni convegno, fiera, salone e via discorrendo è stato cancellato, con alcuni organizzatori speranzosi che rinvii potessero bastare, ma poi costretti ad arrendersi alla dura realtà.
E così niente saloni dell’auto, a partire da quello di Ginevra (il più importante del mondo) cancellato a 2 giorni dall’apertura e la cui sopravvivenza è appesa a un filo. Ci dovremo quindi arrendere a un mondo dove le auto si potranno vedere dal vivo solo in eventi privati o, per chi di mestiere non fa il giornalista, nelle concessionarie? Con le novità più esotiche destinate a mostrarsi unicamente ai loro ricchi proprietari?
La speranza naturalmente è che, passata l'emergenza, si possa tornare a girare per padiglioni ricolmi di auto.
Il tampone in auto
L’auto è stata, nel bene e nel male, una delle grandi protagoniste di questo 2020 e il suo utilizzo è cambiato e cambierà ancora. Se infatti fino a prima della pandemia alcuni le preferivano mezzi pubblici per spostarsi in città, ora il mezzo privato è tornato a rappresentare un bene quasi indispensabile per muoversi in sicurezza (e al caldo), schivando rischi di contagi.
Sono rinati così i Drive In, per andare al cinema senza andare al cinema, e da lì è nato un filone di servizi dei quali si può usufruire stando seduti in abitacolo, non ultimo il tampone per la ricerca del virus della COVID-19. Tampone drive in o drive through; comunque lo si chiami ha messo l’auto al centro di una necessità di tracciamento dei contagi, permettendo di effettuare esami in sicurezza senza affollare corsie di ospedali.
La nuova vita dell’idrogeno
Il futuro dell'auto elettrica dipende da molte variabili, infrastrutture di ricarica e autonomia in primis. Per superare questi due scogli si parla ciclicamente di idrogeno, una soluzione di certo di non semplice ingegnerizzazione ma – secondo sempre più Case auto – inevitabile per far diventare realtà la mobilità a emissioni zero.
A crederci fortemente, e non da oggi, è Toyota che ha presentato la versione di serie della nuova Mirai, la berlina a idrogeno capace di percorrere più di 600 km con un solo pieno. Pieno che si effettua in appena 5 minuti, esattamente come le classiche auto benzina e diesel. L’idrogeno si prepara quindi a conquistare sempre più costruttori (anche Hyundai ha in progetto modelli fuel cell), per dare una nuova spinta alla mobilità libera da emissioni nocive.
Come cresce Tesla
Tutti ne parlano, alcuni criticandola pesantemente, altri con una sorta di venerazione. La Casa californiana divide e accende gli animi, assieme al suo (fin troppo) vulcanico Elon Musk, da pochi giorni la seconda persona più ricca del mondo assieme a Bill Gates e dietro solo a “mister Amazon” Jeff Bezos.
Una scalata miliardaria dovuta alla crescita quasi esponenziale del valore di Tesla, da molti accusata di essere solo una bolla creata da Musk ma capace di registrare record di vendite su record di vendite, con la Model 3 in cima alla classifica delle auto elettriche più vendute su molti mercati e l’obiettivo di raggiungere le 500.000 unità consegnate in un anno.
I mattoncini alla conquista dell’auto
Quello tra Lego e il mondo dell’auto è un legame da sempre molto solido, cresciuto ancora di più nel 2020. Ma non parliamo di vendite, bensì di novità proposte, tra fedeli repliche di auto realmente esistenti o modellini frutto di fantasia.
Dalla Land Rover Defender e i suoi 2.573 mattoncini colorati – con tanto di motore e cambio funzionante, accessori e via dicendo – per arrivare alla più recente (e semplice) Jeep Rubicon passando per la Lamborghini Sian, riprodotta nel minimo dettaglio (V12 compreso) grazie a 3.696 pezzi. Per non parlare poi della Fiat 500 d’epoca, la Dodge Charger di Dominic Toretto, la Ferrari 488 GTE (per la prima volta progettata in stretta collaborazione con Maranello) o la riedizione della Ecto-1 dei Ghostbuster.
L’auto si acquista sul web
Da anni si parla della possibilità di comprare l’auto nuova senza muoversi da casa, ma semplicemente collegandosi a un sito non solo per vedere foto e filmati o raccogliere informazioni, ma per poter portare avanti tutte le pratiche burocratiche necessarie. Ma alla fine la concessionaria è rimasta l’unico luogo dove poter firmare e concludere il contratto.
Poi è arrivato il lockdown e le Case auto hanno rivisto i propri processi di vendita, aprendosi sempre più al web per arrivare a una digitalizzazione di tutto il processo di acquisto, fino alla consegna a domicilio dell’auto nuova. Il distanziamento sociale ha portato a un ripensamento generale dell’esperienza cliente e dei portali dei vari brand e la sensazione è che nel 2021 saranno sempre più gli acquisti effettuati unicamente tramite internet.
Motor1 e Pininfarina
Il “+1”, permettetecelo, è dedicato tutto a noi e a questo 2020 non facile ma ricco di soddisfazioni. Una tra tutte: il nuovo logo del network Motor1.com. Un cambiamento che forse alcuni di voi non avranno notato, ma che per noi è stato importante non solo per lo stile, ma perché il restyling del nostro logo è firmato da Pininfarina, che nel 2020 ha festeggiato i suoi primi 90 anni.
Un onore immenso per noi aver potuto collaborare con uno dei più grandi nomi del design mondiale, che ci ha ospitato nella sua casa di Cambiano per un reveal in diretta tra alcune delle creazioni più famose firmate Pininfarina, dalla Cisitalia 202 (la prima auto ospitata all’interno del MOMA di New York) alla Battista, la prossima hypercar elettrica da 2.000 CV.