La transumanza settembrina di europei in quel di Monaco di Baviera non è certo una novità: l'Oktoberfest da secoli è appuntamento immancabile per i bevitori di birra, in attesa che il primo barilotto venga aperto per dare il via alle danze.

Ma non di sola bionda (o bianca, nera, rossa) bevanda vive la Baviera: qui i motori sono di casa e da quest'anno si incontrano per dare vita al Salone di Monaco, erede dell'appuntamento di Francoforte che, in alternanza con quello di Parigi, segnava l'avvio dell'anno sociale all'insegna dell'auto.

Auto che a Monaco non gioca più da sola: il mondo cambia e cambiano le modalità di spostamento. Specialmente in città. Così al fianco delle sempre più numerose auto elettriche spuntano biciclette a pedalata assistita, monopattini elettrici e altri (a volte improbabili) mezzi di trasporto personali. Micromobiltà la chiamano e sembra che il futuro si muoverà con loro.

Ecco quindi che al fianco ai colossi dell'auto si leggono nomi fino a qualche tempo fa confinati in fiere ben meno importanti, a sostenere il cambiamento che non tutti apprezzano ma che sembra ormai inarrestabile. E che ha nel Salone di Monaco il proprio trampolino di lancio.

Salone di Monaco 2021

A ognuno il suo spazio

Cambia il format dunque, che da un salone esclusivamente al coperto si apre alla città occupandone gli spazi, prendendo spunto da quel Milano Monza Motor Show che ha di fatto inaugurato la stagione dei saloni post pandemia. E proprio - anche - la pandemia è alla base della voglia di uscire all'aria aperta e permettere quel distanziamento sociale che ancora ci accompagna.

Stand di varie forme e dimensioni a ospitare novità per tutti i gusti, distese lungo i chilometri della blue lane, striscia d'asfalto che dalla fiera porta - tramite navette apposite (spesso però introvabili) nei pressi di Marienplatz (la piazza principale di Monaco di Baviera) per poi proseguire in altri luoghi del centro.

Salone di Monaco 2021
Lo stand Mercedes
Salone di Monaco 2021
Lo stand Polestar

Un modo per mischiare passione per l'auto (o meglio, per la mobilità) e gita turistica, ad accontentare dolci metà altrimenti brontolanti. Così davanti ai giardini Hofgarten Mercedes domina la scena con un'installazione che è un inno all'elettrico e al green, con tanto di verdissima erba a incorniciare la struttura, mentre poco più avanti Porsche e Audi si guardano sfoggiando vari modelli, tra i quali spiccano la Porsche Mission R da una parte e l'Audi Grandsphere concept dall'altra. Due modi differenti di intendere l'elettrico.

Le foto in anteprima da Monaco della Porsche Mission R
Porsche Vision R
Foto Audi Grandsphere Concept al Salone di Monaco 2021
Audi Grandsphere Concept
Live photos of Mercedes EQG Concept from IAA 2021
Mercedes EQG

Premium, sportivo e non solo: anche brand generalisti come Kia, Hyundai, Ford e Dacia, mentre Cupra sceglie un temporary store per far debuttare la Urban Rebel Concept col suo look da cattivissima. E poi Michelin al fianco di Bosch e Siemens, che fino a poco tempo fa ci aspettavamo di trovare in saloni della telefonia e non in mezzo ai colossi dell'auto, assieme ad aziende che hanno fatto "all-in" sulla micromobilità.

La fiera al centro

La vera scorpacciata di novità è però in fiera, con la miriade di stand che ai soliti noti - Mercedes col suo filotto di novità, BMW e l'auto elettrica riciclabile, MINI e la sportiva elettrica, Volkswagen e il primo sguardo alla ID.2Renault tra Megane elettrica, l'annuncio della R5 Prototype di serie nel 2023 e la berlina emissioni zero per i servizi di mobilità - alternano chi occasionalmente si era già affacciato ai saloni dell'auto.

Volkswagen ID.LIFE: l'elettrica da 20.000 euro al Salone di Monaco. Il video
Volkswagen ID.LIFE
La Renault 5 Prototype al Salone di Monaco
Renault 5 Prototype

Dalla Microlino a nomi sconosciuti ai più, ma che da anni lavorano a progetti per quando l'elettrico non sarà più solo un futuro lontano lontano, passando per cinesi pronte a sbarcare in Europa fino a colossi che per l'auto diventano sempre più importanti.

Live photos of Microlino 2.0 from IAA 2021
Microlino 2.0
Tutte le foto del WEY Coffee 01 al Salone di Monaco 2021
Wey Coffee 01

Basta pensare a Qualcomm, mamma degli onnipresenti processori Snapdragon che dagli smartphone trovano ora posto nelle auto, per arrivare a guidare senza che l'automobilista debba agire su volante o pedali. O a Huawei, big cinese della telefonia che all'auto guarda come prossimo mercato da conquistare. Per non parlare di chi produce batterie o si occupa delle infrastrutture di ricarica, pilastri per la mobilità elettrica.

Un mercato famelico di chip che mancano, creando drammatiche disparità tra domanda e offerta e bloccando fabbriche in tutto il mondo. Minuscoli segmenti di silicio a far da cervelli per le auto, che dall'elettronica dipendono sempre più. Forse anche per questo semplificare la mobilità può essere la soluzione: riducendo le misure dei veicoli che ci trasportano ed elettrificandoli si abbattono le emissioni e la carenza di semiconduttori può fare meno paura.

I perché di Monaco

La domanda alla fine però è sempre la stessa: i saloni dell'auto hanno ancora senso? Con la stanchezza di chilometri su chilometri macinati tra fiera e centro la risposta è comunque sì. E non solo per noi addetti ai lavori (giornalisti ma anche chi nell'industria della mobilità lavora ogni giorno): perché sappiamo bene come vedere le auto (e ogni altro veicolo) dal vivo è fondamentale. E Dio solo sa quanto nel lockdown ci sia mancato toccare con mano le novità.

Il Salone di Monaco, e gli altri appuntamenti che verranno (Ginevra 2022 in primis) hanno senso anche per gli appassionati, perché aprirsi alla mobilità tutta e alla città significa anche creare un circolo virtuoso, dare una "scusa" per girare tra le vie e scoprirne le bellezze e ciò che di nuovo il mercato ha da offrire.

Bentornati quindi saloni dell'auto, bentornati a noi.

Fotogallery: Le foto del Salone di Monaco 2021